Vendetta gay dietro il massacro di Flavia Amabile

Vendetta gay dietro il massacro Latina, il raptus omicida dopo aver preso cocaina insieme con la vittima Vendetta gay dietro il massacro L'amico geloso ha accoltellato i fidanzati UN TRIANGOLO MORTALE CORI (Latina) DAL NOSTRO INVIATO «Citozza» ha 28 anni, un fermo da convalidare e, secondo gli inquirenti, un centinaio di coltellate di troppo sulla coscienza. «E' solo una vicenda di balordi», ha riassunto ieri il colonnello dei carabinieri Vittorio Tomasone, al termine di una giornata culminata nel ritrovamento dell'arma del delitto - un coltello a serramanico - nascosta in una cassetta degli attrezzi nella casa dove una settimana fa avvenne il delitto II «balordo», per il colonnello Tomasone, sarebbe proprio «Citozza». Lui, nonostante i due interrogatori di ieri, non ha confessato, ma resta il sospettato numero uno, il possibile assassino di Elisa Marafini e Patrizio Bovi, i due giovani fidanzati ammazzati domenica scorsa a Cori, con un totale di circa centocinquanta coltellate. Non è un volto nuovo per carabinieri e polizia di Latina e dintorni, quello di «Citozza». Quei capelli liscissimi a ca- schetto, quegli occhi piccoli, quella barba mai ben rasata e, in generale, quell'aria un po' scimmiesca che gli avevano procurato lo strano soprannome, erano già capitati alcune volte nei paraggi delle forze dell'ordine e erano stati registrati con il loro vero nome, Massimiliano Placidi, e una condanna, estorsione. Lui non se ne era dato per inteso e, no¬ nostante la condanna, aveva proseguito nei suoi traffici, frequentando giri poco chiari, facendo la vita del «balordo», insomma, «una vita di piccoli espedienti, senza lavoro, ma con tanta cocaina in tasca», spiega il colonnello Tomasone, ma parlando al plurale, riferendosi, cioè anche a Patrizio Bovi, il ventitreenne assassinato. Anche lui viveva nello stesso mo¬ do, e - a quanto risulta dalle indagini degli inquirenti - dividendo con «Citozza» cocaina e sesso: la cocaina per il reciproco piacere, il sesso per il piacere di Citozza e il guadagno suo. Al contrario di Citozza, che ieri avrebbe ammesso di essere omosessuale, a Bovi piacevano le donne, e per Elisa Marafini aveva proprio perso la testa. Stavano insieme dall'autunno e si vedevano ogni giorno, nonostante le resistenze del padre di lei, un ex-maresciallo dei carabinieri per nulla contento di vedere la figlia girare con un «balordo». Ma anche Elisa aveva perso la testa per Patrizio, e era riuscita persino a portarlo una volta a casa dei genitori. Sembra, però che anche «Citozza» avesse perso la testa per Patrizio e che si fosse creata una for¬ te tensione fra Elisa e l'amico del cuore di Patrizio. Elisa non voleva «Citozza» tra i piedi e «Citozza» non voleva Elisa. In mezzo, Patrizio abbozzava, incapace di dire di no, né alla ragazza che amava, né all'amico. Il gioco a tre avrebbe funzionato fino a domenica scorsa, quando - secondo gli inquirenti - «Citozza» si sarebbe presentato a casa di Patrizio. C'era della cocaina: i due amici ne avrebbero presa, da soli, al piano superiore, forse fra le proteste di Elisa, rimasta al piano inferiore. E ci sarebbe stato poi un litigio violento e un primo colpo alla nuca, dato di spalle, che avrebbe tramortito Patrizio. Elisa, allarmata dai rumori, sarebbe salita al primo piano, dove «Citozza» l'attendeva, per accanirsi su di lei con 126 col¬ tellate per tornare poi a completare l'opera con Patrizio, lavare il coltello, riporlo in una cassetta degli attrezzi e, infine, fuggire. Ma senza andare lontano. Una doccia a casa, a pochi metri dal luogo del delitto, poi. all'incirca tre ore dopo sarebbe riapparso. Il padre di Elisa, preoccupato per l'inspiegabile ritardo della figlia, lo avrebbe chiamato per chiedergli se l'avesse vista. Citozza avrebbe risposto di no, ma si sarebbe offerto di accompagnarlo a casa di Patrizio, dove avrebbero scoperto i cadaveri dei due ragazzi. Questa la ricostruzione degli inquirenti e alcuni oggetti ritrovati nella cantina di Citozza due sere fa - probabilmente lo zainetto di Elisa - la confermerebbero. Oggi o più probabilninete domani il fermo di Citozza dovrebbe essere trasformato in arresto. E lui si ritroverebbe con 28 anni, un centinaio di coltellate di troppo sulla coscienza, e un lungo ergastolo per smaltirle tutte. Flavia Amabile Trovati nella sua cantina oggetti appartenuti a Elis E sul luogo del delitto ricompare l'arma assassina La casa del delitto di Cori

Persone citate: Bovi, Elisa Marafini, Massimiliano Placidi, Patrizio Bovi, Tomasone, Vittorio Tomasone

Luoghi citati: Cori, Latina