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Su Marghera l'incubo di una piccola Seveso Amico della vittima Un arresto per il giallo di Latina LATINA. C'è un fermo per l'omicidio dei due fidanzati di Cori, Elisa Marafini di 17 anni e Patrizio Bovi, di 23 anni, avvenuto domenica scorsa. Si tratta di Massimiliano Placidi, 28 anni. E' il giovane che domenica scorsa accompagnò il padre di Elisa Marafini, Angelo, nell'abitazione in via della Fortuna a Cori, dove i giovani sono stati trovati uccisi. Lo hanno annunciato ieri sera il procuratore di Latina Antonio Gagliardi e il pm Gregorio Capasso che hanno diretto le indagini. A Cori, Placidi, conosciuto con il soprannome di «Citozza», viene descritto come un frequentatore di ambienti omosessuali. Agli investigatori, secondo indiscrezioni, il giovane avrebbe risposto di essere estraneo alla vicenda e di aver accompagnato Angelo Marafini solo perche sapeva dove abitava Patrizio Bovi, che era un suo amico. Il giovane è stato adot: tato e, a Cori, vive con la madre I adottiva, che fa la sarta: «Mio I figlio non c'è - ha detto ieri la donna ai giornalisti - lasciatelo ! in pace». Placidi, che non ha mai avuto un lavoro fisso, fre; quenta alla usi di Latina un corso per diventare infermiere. In nottata si è sparsa la voce, non confermate da fonti ufficiali, che gli investigatori sarebbero sulle tracce di una seconda persona coinvolta nel duplice delitto. Ieri sera il centro di Latina è rimasto paralizzato per le code di auto, le centinaia di curiosi e le decine di giornalisti che si af| follavano in mezzo alla strada. I «E' stato arrestato pochi minuti i fa - ha detto poco dopo le 21 di ieri il colonnello del comando , provinciale dei carabinieri di j Latina Vincenzo Tornasene - le indagini non sono concluse, soI no in corso altri accertamenti per fare piena luce». Il comani dante dei carabinieri di Latina non ha voluto rispondere sull'esistenza di eventuali complici nè ha detto se è stata trovata l'arma del delitto. Il colonnello ha precisato che la pista che si sta seguendo «non è una grande novità» rispetto alle prime ipotesi investigativi, «anche se - ha aggiunto - il fermato non è tra le persone indagate nei giorni scorsi». Quanto agli esami sul Dna, il colonnello Tomasone ha precisato che «riguardano i reperti raccolti, non le persone» e ha detto che è comunque il movente, che costituisce la parte più importante delle indagini. , Nessun commento da parte dei! la famiglia Marafini. [c. p.]