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GALLERIA CARLINA GALLERIA CARLINA IL MISTERO DI GROSZ Magnifico disegnatore caricaturista e pittore GEORGE (Georg) Grosz: un grandissimo disegnatore, forse il maggiore della nostra epoca, come potrebbero testimoniare i disegni che la galleria Carlina ora espone, specialmente i grandi fogli di nudi eseguiti a carboncino e a matita. Un caricaturista satirico di grande incisività, impegnato a fustigare i cattivi costumi della Germania degli Anni Venti, strettamente imparentato, in questa attività, con Dix. Ma anche uno dei fautori del Dada a Berlino, e poi un futurista e ancora un adepto della Nuova Oggettività, con splendidi ritratti di gelido verismo. Infine profugo in America, dove trova onori e lavoro: e lui inonda New York di grassi, cellulitici deretani ed enormi petti femminili, genere ben documentato in questa mostra. Nell'estremo periodo si tuffa in paesaggi romantici e apocalittici alla Blake o nello stile dei pittori tedeschi dell'Ottocento. Dove sta George Grosz? Come possiamo definirlo e classificarlo? Invano si scruta, nelle fotografie, il volto pasciuto e impenetrabile, da dirigente di banca o magnate della finanza, il vestito inappuntabile di questo berlinese americanizzato (1893-1959). Neppure io tenterò di chiarire il mistero Opere di George Grosz, uno dei grandi disegnatori del Novecento, in mostra alla galleria Carlina fino al 29 marzo In alto «Sitting Torso» del 1915 e in basso «Al the Reme» delJ927