Cento anni di Luna Park nella raccolta Piccaluga di P. B.

VIGONE VIGONE IL MUSEO SEGRETO Cento anni di Luna Park nella raccolta Piccaluga Le piccole attrazioni, il fucile per il tiro a segno a piumini, la zingara elettrica che vi dà la scossa alla mano e dvi mostra il futuro sulle carte, il modellino di un timi- Nellefoto alcuni cimeli raccolti da Carlo Piccaluga do ottovolante. Piccaluga ha messo lì la raccolta, la memoria di famiglia. Giostrai di tutta Italia gli hanno mandato i loro reperti più commoventi. E poi ci sono le pianole, ci sono soprattutto gli organetti, di Barberia e non. Una collezione superba, con sonorità da umiliare la grande elettronica giapponese, sparate però da carta da musica traforata, ogni buco una sollecitazione diversa ad un rullo, e via con la manovella, via con i pezzi celebri. Roba di grande valore e di altissima bellezza, roba che ha anche due secoli. Organetti poco «etti», perchè grandi come una parete, in legno prezioso, con sculture di dame e paggi e dignitari che ogni tanto, quasi di soppiatto, con la manina muovono un'asta di ottone che picchia su una campana e fa un suolo speciale. Musiche antiche, mai vecchie. Di recente un gruppo di centotrenta anziani in pellegrinaggio le ha applaudite ed anche ballate. La sala è assicurata per due miliardi, un organetto da solo vale seicento milioni, nel 1980 Piccaluga lo vide ad un mercato di macerie lignee a Casale, lo strappò con un'asta veloce, trecentomila lire, al rivale che era Mike Bongiorno, il quale di recente ha appreso della meraviglia che quel legnaccio moribondo di vecchiaia e di topi è diventato, dopo un restauro magico. di gLa Stanza dei Ricordi ha anche una parete di iconografia giostrala e circense da metter brividi, scatenare memorie, e in chi ha l'età innescare preziosissime nostalgie. Gian Paolo Ormezzano PER I BAMBINI DI BROSSO E' ANCORA CARNEVALE Un Carnevale con i bambini per protagonisti. E' quello di Brosso, in Valchiusella. Una tradizione, questa del Carnevale con i personaggi «in miniatura», che giunge alla ventitreesima edizione. Come già a Castellamonte e a Cuorgnè, anche a Brosso questi giorni di maschere popolari e di carri allegorici si ricollegano al tardo Medioevo, quando il Canavese fu percorso dalla rivolta del «Tuchinaggio»: i contadini fecero esplodere la loro rabbia nei confronti dei signorotti locali. A Brosso, non furono da meno. I racconti popolari non hanno trasmesso il nome del tirannello che ci lasciò le penne, mentre ricordano quello del leader della rivolta, Antonio Capra. E sabato 15 e domenica 16 marzo, nei suoi panni si calerà un bambino di dieci anni, che per due giorni interpreterà il «Rivoltoso». Una sua coetanea sarà la «Castellana». Anche a Brosso, come a Castellamonte, la consorte del potente, al quale i «tuchini» fanno fare inevitabilmente una gran brutta fine, è molto amata perché riporta l'ordine nelle campagne dopo aver fatto concessioni che migliorano la vita di chi le abita. Solo che qui, a differenza degli altri paesi canavesani, l'intera festa in costume ha al centro i bambini. Infatti, bisogna contare anche due damine, due piccoli cavalieri, due paggetti, oltre a una ventina di rappresentanti della corte variamente assortiti: dal medico alle guardie. Tutti i tredici anni. La presenza dei più piccoli, comunque, caratterizza anche gli altri Carnevali canavesani: basti pensare agli Abbà dei rioni eporediesi (nella foto). Venerdì 14 alle ore 21, in piazza Sclopis, serata che nulla c'entra con la rievocazione storica: è la seconda edizio¬ ne dello «Zecchino d'oro di Brosso», con una trentina di bimbi sotto i dodici anni alle prese con i classici della canzone italiana. Sabato 15 alle ore 21, dal balcone del municipio (piazza Sclopis) si affacceranno il «Rivoltoso» e la «Castellana», che guideranno una fiaccolata lungo la «Drinaa» (così è chiamata la mulattiera fra Brosso e 0 vicino paese di Lessolo lungo la quale i rivoltosi fecero rotolare una botte con il corpo del Castellano trucidato). La sera, sempre in piazza Sclopis, ballo in maschera. Domenica 16 alle ore 10,30 corteo storico seguito dalla Banda musicale di Brosso. Dalle 11,30 fagiolata; alle 14, abbruciamento della riproduzione in carta del castello nei pressi dei pochi ruderi rimasti. Alle 15 sfilata dei carri, alle 21 rogo dello scarto, e serata con l'orchestra «Silver man». [p. b.]

Persone citate: Abbà, Antonio Capra, Carlo Piccaluga, Gian Paolo Ormezzano, Mike Bongiorno, Piccaluga