Una caduta mette k.o Clinton di Andrea Di Robilant

Il Presidente si strappa il tendine d'un ginocchio, ma andrà lo stesso da Eltsin Il Presidente si strappa il tendine d'un ginocchio, ma andrà lo stesso da Eltsin Una caduta mette k.o. Clinton Operato d'urgenza, a Helsinki sarà reduce dall'ospedale come il russo WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Alla fine il più malconcio sarà lui. Bill Clinton aveva fatto il beau geste di spostare il summit con Boris Eltsin da Washington a Helsinki por facilitare la trasferta del Presidente russo ancora convalescente. Ma la settimana prossima il Presidente americano, non quello russo, sbarcherà nella capitale finlandese appoggiato a un paio di stampelle. Ieri pomeriggio Clinton è stato sottoposto d'urgenza ad un intervento chirurgico dopo essersi strappato il tendine del ginocchio cadendo dalle scale giovedì notte in casa del celebre golfista Greg Norman a Palm Beach, in Florida. L'intervento è stato condotto al Bethesda Naval Hospital, a pochi chilometri da Washington. Clinton ha ricevuto un'anestesia locale (epidurale) che gli ha permesso di rimanere cosciente durante l'operazione. E dunque non è stato necessario il passaggio delle consegne al vicepresidente Gore. Clinton trascorrerà la notte in ospedale e dovrebbe far ritorno alla Casa Bianca nel corso del fine settimana. Ma il recupero sarà lento e il Presidente dovrà camminare con le stampelle per almeno sei settimane. Seguirà una lunga terapia di riabilitazione. In un primo tempo la gravità dello strappo al ginocchio - il tendine si è praticamente staccato dall'osso - aveva fatto pensare ad un possibile rinvio del vertice di Helsinki. Ma è stato lo stesso Clinton a insistere che tutto doveva procedere come previsto. «Se sarò a Helsinki? Ci potete scommet- tere», ha assicurato il Presidente mentre veniva calato dall'Air Force One a bordo di un montacarichi dopo essere tornato a Washington. Clinton è stato subito ricoverato nel reparto del Bethesda Naval Hospital sempre a disposizione del Presidente. «E' la stanza d'ospedale più bella del Paese», ha commentato. Poi ha acceso il televisiore e secondo quanto riferito dal portavoce Mike McCurry «ha guardato molta pallacanestro». La decisione di non rimandare il summit è stata presa da Clinton prim'ancora di sentire il parere dei medici. Quando sono entrati nella stanza per visitarlo il Presidente ha detto loro: «Andrò a Helsinki». E i medici si sono limitati a rispondere: «Signorsì». L'intervento, durato circa un'ora e mezzo, è di routine ma non ò semplicissimo (il tendine quadricipite è collegato a quattro muscoli della gamba). E anche nelle migliori circostanze è difficile pensare che Clinton possa essere pienamente ristabilito martedì prossimo, quan¬ do partirà per la Finlandia. L'operazione e le cure postoperatorie incideranno per forza sulla preparazione del vertice. Il lavoro diplomatico tra Mosca e Washington è già a buon punto e sono stati fatti importanti passi avanti sull'argomento centrale del summit, l'allargamento della Nato. Ma il negoziato non è ancora chiuso e proprio oggi il ministro degli Esteri Evgheny Primakov arriva a Washington por un ultimo round di colloqui con la controparte americana. A questi vertici, poi, l'immagine dei leader finisce spesso per essere una componente importante. Fino a ieri gli americani partivano in netto vantaggio visto che un robustissimo Clinton si sarebbe recato fino a Helsinki per non «stancare» Eltsin. Quel vantaggio, ovviamente, si è dissipato giovedì notte a Palm Beach quando il Presidente ha fatto il suo ruzzolone a casa di Greg Norman. Andrea di Robilant L'incidente sulle scale in casa di un golfista a Palm Beach Sei settimane con le stampelle, poi una lunga rieducazione Bill Clinton viene trasportato sull'aereo presidenziale dopo l'infortunio al ginocchio occorsogli a Palm Beach (foto rfutfri