Eroina killer fa strage a Palermo
Eroina killer fa strage a Palermo Dieci ragazzi salvati in extremis dall'overdose. I medici: evitate di «bucarvi» da soli Eroina killer fa strage a Palermo Quattro morti in tre giorni per una partita tagliata male PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Quattro tossicodipendenti sono morti a Palermo per overdose nelle ultime 72 ore. Si teme che qualcuno in città abbia immesso sul mercato «eroina-killer» tagliata con lattosio o mannite da mani poco esperte. Ma i responsabili potrebbero anche essere criminali intenzionati a «rompere» il mercato locale, magari per imporre la loro «merce» al posto di quella venduta da altri. Non è chiaro se la mafia abbia un ruolo in questa vicenda. Ma i boss di Cosa Nostra ancora oggi a Palermo hanno voce in capitolo praticamente su tutte le attività criminose, in primo luogo su quelle che fruttano lauti guadagni. E la droga è certamente fra queste. I medici del Sert, il servizio sanitario antidroga delle strutture pubbliche, hanno lanciato un allarme e hanno invitato i tossicodipendenti che proprio non intendono evitare di «bucarsi», a farlo almeno in presenza di qualcuno, «in modo da poter esse¬ re soccorsi», dice il dottor Piero Sannasardo che dirige il Sert dell'azienda Usi numero 6, la più grande d'Italia, che a Palermo e provincia gestisce quattordici ospedali. «Un celere intervento - afferma Sannasardo - infatti può essere risolutivo. La somministrazione di Narcan può salvare la vita, ma solo a patto che avvenga tempestivamente». Già nel 1995 in città in un mese e mezzo (era piena estate) una partita di eroina «brown sugar» purissima con una forte percentuale di principi attivi e in qualche caso tagliata addirittura con atropina (alcaloide utilizzato dagli oculisti), uccise otto giovani e ne ridusse in fin di vita quarantadue. La velocità dei soccorsi evitò altre morti e si rivelò prezioso il «Camper amico» della Croce Rossa, dislocato, allora come adesso, a turno in varie zone di Palermo. Le indagini di polizia e carabinieri portarono all'arresto di una cinquantina di «trafficanti di morte». In questi giorni medici e parasanitari di «Camper amico» in città han¬ no salvato una decina di giovani drogati, anche loro andati in overdose dopo essersi iniettati eroina. Ma non è stato possibile far nulla per i quattro i cui cadaveri sono stati rinvenuti ancora con le siringhe infilate nelle braccia. Ieri sono deceduti Giovanni Maggio, 31 anni, nel suo alloggio in viale Sandro Paternostro nel centro storico. E pochi minuti prima, nella borgata Guadagna in via Orsa Maggiore era stato scoperto il corpo di Marco Ienna, 24 anni, che aveva usato la cintura dei pantaloni come laccio emostatico. Lunedì era stata stroncata dall'eroina-killer Maria Luisa Galiano, una prostituta di 31 anni, rinvenuta seminuda dietro al macello comunale. La polizia era stata avvertita con una telefonata anonima. L'altro ieri pomeriggio, in un sottopassaggio tra le borgate Falsomiele e Villagrazia, era morto il commerciante di monete antiche Giancarlo Filippone, 38 anni, di Cefalù. Antonio Ravidà
Persone citate: Antonio Ravidà, Cefalù, Giancarlo Filippone, Giovanni Maggio, Ienna, Maria Luisa Galiano, Piero Sannasardo
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