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Belgio, Derochette sospettato anche per 2 giovani seviziati e assassinati come Loubna Belgio, Derochette sospettato anche per 2 giovani seviziati e assassinati come Loubna Sul mostro l'ombra d'un neonato ucciso 77 nipotino di tre mesi BRUXELLES DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Patrick Derochette, il benzinaio nella cui cantina è stato trovato il corpo della piccola marocchina Loubna Benaissa, era un serial killer? La triste lezione impartita da Marc Dutroux, il «mostro di Marcinelle», spinge gli inquirenti a non scartare alcuna possibilità. Oltre a gestire una stazione di servizio, i Derochette facevano servizio di pronto soccorso meccanico. Patrick e suo fratello Thierry giravano quindi tutto il Paese con le loro camionette, e gli inquirenti stanno mettendo a confronto le relazioni di servizio dei Derochette con tutti i casi di omicidio sessuale fino ad ora non risolti, alla ricerca di possibili legami. Si indaga inoltre sulla morte del figlio di Thierry Derochette, che viveva assieme al fratello Patrick e ai genitori negli appartamenti al di sopra della stazione di servizio di famiglia. Il piccolo morì un anno fa all'età di tre mesi, ufficialmente per morte improvvisa («decesso in culla»). Alcuni testimoni tuttavia, si sarebbero presentati alla procura di Neufchateau, riferendo che al momento della morte il neonato presentava un colorito violaceo. I bambini colti da morte improvvisa, invece, hanno il volto bianchissimo, conseguenza dell'arresto cardiaco. Secondo quanto riferito ieri dal quotidiano «Le Soir», un caso che ha attirato l'attenzione degli inquirenti e che potrebbe ricondurre a Patrick Derochette è quello di Christine Van Hees, una ragazza di 16 anni il cui corpo venne trovato il 12 febraio 1984 nel sottosuolo di una vecchia fungaia situata a poche centinaia di inetri dalla stazione dei Derochette. La vittima era stata legata e seviziata, poi bruciata. Nella vagina le fu trovato un pezzo di filo spinato. Vicino al corpo furono tro¬ vati una vaschetta del tipo usato dai meccanici per raccogliere l'olio dei motori e dei bidoni di carburante. Bene: nove giorni più tardi Patrick Derochette sequestrò un bambino vietnamita di 11 anni, lo obbligò a spogliarsi minacciandolo con la fiamma ossidrica, lo picchiò, lo violentò e cercò di impalarlo con una barra di ferro. Per fortuna il giovane apprendista dei Derochette si accorse di quanto stava accadendo nella cantina della stazione di servizio, e il bimbo fu salvato. Derochette venne rinchiuso nel reparto psichiatrico della prigione di Forest (Bruxelles), dove tra l'altro fu accusato di un atto di necrofilia. Ma 50 giorni dopo tornò libero. Gli psicologi che partecipano alle indagini hanno sottolineato le similitudini tra i due delitti: 1) il fuoco (un rogo e la fiamma ossidrica), 2) la violenza con oggetti metallici (il filo spinato e la spranga). Un altro caso su cui gli inquirenti hanno puntato la loro attenzione e la morte del giovane benzinaio Conrad Bosmans, scomparso tra il 5 e il 6 ottobre 1988 e trovato due giorni dopo in un boschetto, la testa fatta a pezzi da una scarica di pallettoni. Patrick Derochette frequentava la pompa di benzina di Bosmans, che viene descritto come «un giovane dal viso d'angelo». E martedì la rete televisiva Rtl ha mandato in onda un filmato d'archivio in cui si vede Derochette curiosare attorno alla pompa di servizio di Bosmans, tre giorni dopo il delitto. Ieri la polizia belga ha diffuso un avviso di ricerca riguardante un ragazzo nero di 14 anni scomparso 24 ore prima da Voroux-les-Liers, presso Liegi. Elvis Dibi Djesou era atteso a casa mentre rientrava da scuola in bicicletta. La bici e il suo zainetto sono stati ritrovati in un parco di Liegi. Fabio Squillante Riaperto il dossier del bambino già archiviato come un caso di «morte in culla» Allarme a Liegi è scomparso un quattordicenne Un'immagine dei funerali di Loubna vittima del «mostro» Derochette