Strage di bambine nell'Isola della pace

Altre 6 ferite, si conclude in tragedia la gita scolastica. Netanyahu: è anche colpa di re Hussein Altre 6 ferite, si conclude in tragedia la gita scolastica. Netanyahu: è anche colpa di re Hussein Strage di bambine nell'Isola della pace Un soldato giordano spara, sette israeliane uccise TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Sette scolare israeliane di terza media sono morte e altre sei sono rimaste ferite ieri dagli spari di un soldato giordano esplosi mentre la scolaresca visitava la località turistica di Aram-Naharaym, una piccola e lussureggiante isola artificiale nel fiume Giordano adibita tre anni fa a luogo di incontro fra israeliani e giordani e per questa ragione chiamata l'Isola della Pace. 11 soldato che da breve distanza ha svuotato due caricatori di fucile M-16 contro la comitiva israeliana (e forse ha anche sparato a un commilitone) è stato identificato come Ahmed Mussa, un autista di 23 anni definito dai suoi commilitoni come «uno squilibrato». Eppure i dirigenti israeliani ritengono che il suo gesto potrebbe essere stato influenzato, sia pure in modo indiretto e involontario, dalle aspre critiche rivolte nei giorni scorsi da re Hussein di Giordania nei confronti del premier Netanyahu. «L'attacco odierno dimostra che il maggiore pericolo per il processo di pace è un tipo di mentalità che santifica la vio¬ lenza», ha detto Netanyahu. «La violenza verbale si traduce sempre in violenza fisica», ha aggiunto il ministro della Difesa Yitzhak Mordechai. Pensavano probabilmente alla stampa giordana, che da settimane spara a zero contro la politica israeliana nei Territori, e a Arafat che evoca sempre più spesso l'imminenza di una esplosione di violenza nei Territori. Dagli Usa Clinton ha lanciato a tutti un appassionato appello affinché mantengano la calma e i nervi saldi, mentre re Hussein ha in¬ terrotto una visita in Spagna per rientrare. L'escursione ad Aram-Naharaym era iniziata nel modo più promettente: l'autobus della comitiva era stato accolto al cancello da un ufficiale giordano che aveva dato alle scolare un caloroso benvenuto. 44 ragazze accompagnate da alcuni maestri e da una guida hanno raggiunto la terrazza panoramica per ammirare la verdeggiante vallata del Giordano e fotografare, in lontananza, le alture del Golan. Alle loro spalle, da una torretta distante 30 metri, le osservava il soldato Mussa, l'autista del gippone Hammer di pattuglia su quel tratto di confine. Secondo la ricostruzione della tv israeliana, l'autore della strage ha strappato l'arma a un commilitone, gli ha sparato e, mentre era ancora seduto sul suo mezzo, ha diretto 0 fuoco contro le ragazze. Poi è corso alla loro volta continuando a sparare. Finito il primo caricatore ne ha freddamente infilato un secondo e ha ripreso il massacro. «L'ho visto uccidere a sangue freddo una ragazza da pochi passi», ha affermato la guida israeliana. La sparatoria, durata 40 secondi in tutto, si è conclusa solo quando il fucile si è inceppato: un commilitone di Mussa l'ha allora buttato a terra e l'ha immohilizzato mentre altro soldati gridavano «pazzo, pazzo». Dopo i primi attimi di sbigottimento le ragazze si sono buttate in im fossato vicino, rotolandosi dispcramente fra i cespugli. «Una mia amica è rimasta sul selciato», ha detto Zohar al-Harar. «Aveva una brutta ferita alla gola, ormai respirava appena. Con le ultime forze mi ha implorato di prendere il portachiavi che aveva in mano e di consegnarlo alla madre, come suo estremo ricordo». L'eventualità di un attentato antiisraeliano era stata prevista dall'ambasciata israeliana di Amman che poche ore prima della sparatoria aveva riferito a Gerusalemme del clima di indignazione provocato in Giordania dalle affermazioni di un funzionario governativo israeliano (poi smentite/ che attribuiva a re Hussein una certa instabilità mentale e ricordava storie passate di pazzia nella casa reale hashemita. La strage e lo choc provocato nella regione sono serviti quanto meno a scongelare le relazioni fra Israele e i suoi vicini. In serata Arafat ha telefonato per porgere le condoglianze a Netanyahu (dopo che nei giorni scorsi il premier aveva tentato invano di parlare con il rais palestinese e anche re Hussein ha trovato la for za d'animo di conversare con il pri ino nrinistro israeliano. Aldo Baquis li corpo di una delle giovani vittime viene caricato su un elicottero e trasferito a Gerusalemme, poco dopo la strage di Aram-Naharaym Il pianto disperato di alcune studentesse superstiti e re Hussein di Giordania

Luoghi citati: Amman, Gerusalemme, Giordania, Israele, Mussa, Spagna, Tel Aviv