In Puglia i figli di Berisha

In Puglia i figli di Berisha In Puglia i figli di Berisha Fuggono motosiluranti ed elicotteri BRINDISI NOSTRO SERVIZIO . Arrivano gli italiani e gli albanesi scappati dalla guerra. Sbarcano le motovedette e atterrano gli elicotteri militari. Arrivano motosiluranti albanesi cariche di armi. Arrivano, sulla nave di linea Palladio, anche i figli di Sali Berisha. Eccolo, atteso e temuto, un nuovo esodo. Diverso dalle due ondateli del '91 che portarono a Brindisi e Bari più di 30 mila profughi fuggiti verso il mondo italiano, questo esodo sulla scia del terrore della guerra civile. Tra Brindisi e Bari, ieri una giornata infernale inseguendo le voci di navi assaltate da squadriglie di albanesi armati, di altri Mig pronti ad atterrare a Gioia del Colle, dopo la fuga dei piloti albanesi che hanno chiesto e ottenuto asilo dall'Italia. Difficile star dietro all'accavallarsi di avvenimenti compressi in poche ore. Ma già al mattino si intuisce che qualcosa di grosso sta accadendo. Nel porto di Durazzo la nave mercantile Giorgios, diretta a Brindisi, viene assaltata da 150 persone, molte delle quali armate di coltelli e spranghe. Partono colpi di pietra. E' una guerra nella guerra. Dal molo, mentre la nave parte, la sassaiola continua. La Giorgios era attesa per la serata a Brindisi. Impegnato nelle operazioni di imbarco dei passeggeri il traghetto italiano Anna Maria Lauro fa in tempo a mollare gli ormeggi. Siamo ancora a Durazzo. Ma cinque giovani albanesi, prima che il portellone si chiuda e impedisca l'ingresso di altri l'uggitivi, riescono a entrarvi. La nave attraccherà ad Otranto. Prima che il porto di Durazzo venga chiuso, salpa l'ancora la Palladio. Anche questo è un traghetto italiano, arriva a Bari in serata. A bordo ci sono i due figli di Sali Berisha, un ragazzo di 19 anni e la sorella di 25. Il comandarne nega. Ma la conferma arriverà poco dopo dallo spiegamento di forze, dalle guardie del corpo che circondano i due. Protetti e irraggiungibili. Sulla costa che va da Brindisi a Otranto, una lunga spiaggia che ogni giorno, da anni, accoglie centinaia di clandestini, si organizzano i controlli. La Marina militare, che pattuglia il Canale d'Otranto, è l'avamposto: cosi due motovedette militari albanesi si consegnano alla fregata Aliseo. Un'altra motovedetta-aliscafo con 13 uomini di equipaggio raggiunge il porto di Bari. E' un arsenale: 40 Kalashnikov, due pistole, un paio di mitragliere. Si intreccia alla fuga degli albanesi il salvataggio degli italiani. Gli elicotteri della Marina li raccolgono a Durazzo e li trasferiscono sulla nave anfibia San Giorgio. In serata sono a Brindisi e poi subito a Roma, in aereo. E' spaventata la signora Anna Foresti, moglie dell'ambasciatore italiano in Albania. «Sì, sono preoccupata, mio marito è ancora lì». Secon¬ do i dati ufficiali sono stati riportati a casa 330 italiani. Ma con loro anche una settantina di stranieri. Con i giornalisti licenziati da Berisha, fuggono dall'Albania gli imprenditori pugliesi: sono centinaia coloro che, da Scutari a Valona, hanno creato imprese. Ieri sera, tra le 22,30 e le 23, sono giunte a Brindisi due motosiluranti albanesi, una con 9 e l'altra con 5 militari a bordo. Un'altra era già arrivata a Bar¬ letta. Ma non è tutto. E' stata avvistata una nave di grosso tonnellaggio. Dovrebbero arrivare ancora sette motosiluranti. E dobbiamo aggiungerci i quattro elicotteri militari albanesi atterrati a Brindisi. I militari fuggitivi sono ospitati in una caserma. Le autorità hanno smentito l'arrivo di due Mig a Gioia del Colle. Altrettanti ne erano arrivati all'aeroporto di Galatina (Lecce) qualche giorno fa, e i due piloti, ottenuto asilo politico, sono adesso ospitati dai Padri Comboniani. Ci sono tutti gli elementi, pure nel confuso accavallarsi di voci e sbarchi, per prevedere nuove ore infuocate. E la Puglia, ieri, con il calare della notte, era in guardia. Quanti ne arriveranno ancora? E che cosa potrebbe accadere qui, adesso? E' pronto un piano sanitario che predispone posti letto, autoemoteche, ambulanze e tutti i soccorsi adeguati in caso di necessità. Se servirà e se basterà. Al mattino, col bel tempo di questi giorni, dal Salento si rivedono i rilievi dell'Albania. Ci sono soltanto una sessantina di miglia, tre ore di motoscafo, a dividere l'Italia dalla guerra. Tonio Att ino Un elicottero militare albanese atterrato ieri all'aeroporto di Brindisi ifotoansa)

Persone citate: Anna Foresti, Anna Maria Lauro, Berisha, Sali Berisha