Il Polo corre in soccorso di Prodi

Ma nella notte Berlusconi frena: voteremo contro No di Bertinotti al pacchetto Treu, oggi vertice di maggioranza con Rifondazione Il Polo corre in soccorso di Prodi Ma nella notte Berlusconi frena: voteremo contro ROMA. Per la prima volta Prodi riunirà oggi tutta la maggioranza allo stesso tavolo, Bertinotti compreso. Fosse solo per questo, sarebbe già un fatto positivo per il presidente del Consiglio che, con i suoi alleati, vuole studiare come creare nuovi posti di lavoro. Sino ad ora Rifondazione comunista era riuscita a sgusciare come un'anguilla a tutti i tentativi di D'AIema, Dini, Marini di tenerla nella rete di accordi che vadano al di là del giorno per giorno. Si vedrà se oggi riusciranno nell'impresa sinora invano tentata, approfittando del fatto che Bertinotti sarà lì, costretto a parlar con tutti e non solo a quattr'occhi con Romano Prodi. La vigilia, in verità, è stata alquanto agitata perché Rifondazione comunista ha annunciato che voterà contro il «pacchetto Treu» ora all'esame del Senato, che contiene tra l'altro le norme che creano le agenzie per il «lavoro in affitto», che in sindacalese si pronuncia «lavoro interinale». Mossa azzardata, perché Forza Italia ha subito approfittato della crepa che vedeva aprir- si nella maggioranza, dicendosi disposta ad astenersi sul provvedimento. Quello di Forza Italia voleva essere un messaggio amichevole al governo. «Si stanno creando le occasioni per nuove maggioranze sui provvedimenti di cui l'Italia ha necessità», ha spiegato Casini, segretario del ccd. Poi la correzione di tiro: «Siamo molto critici e per questo daremo un voto negativo al pacchetto Treu», ha annunciato Silvio Berlusconi, al termine della assemblea dei deputati di Forza Italia dedicata alle misure del governo. Il leader di Forza Italia ha anche spiegato che l'astensione a palazzo Madama è stata «iniziativa personale di un nostro senatore, anche se, tutto sommato, al Senato l'astensione è comunque un voto contrario». «Mi stupisce questa decisione, perché l'astensione del Polo al Senato è soltanto di poche ore fa», ha commentato Prodi. Il Polo non si illude che 0 governo possa cadere. «Non è certo il momento del de profundis - ammette Pisanu, capo dei deputati di Forza Italia - ma è evidente che il governo è in gravi difficoltà». Il voto di Rifondazione, come ha precisato il senatore Manzi, è da intendersi come un voto contrario sui primi due articoli del pacchetto Treu sul lavoro interinale. Rifondazione ha comunque messo le mani avanti. «Se il governo accettasse i voti della destra, sarebbe una delle ipotesi per cui Prodi potrebbe suicidarsi...». Ma non ha aggiunto nulla di più concreto il capogruppo di Rifondazione alla Camera, Diliberto. Così come Armando Cossutta, che è parso preoccupato di sdrammatizzare il vertice di oggi («andiamo con animo positivo»). Sta bene attento a dosare accelerate e frenate Bertinotti, per non uscire in curva e fare un favore a Dini e a Berlusconi. E poi, quel «pacchetto Treu» lo vogliono anche i sindacati («nella sua integrità, nessun punto escluso») e lui non può esagerare troppo. Così come non potrà esagerare stamani a Palazzo Chigi, dove tutti sono desiderosi di trovare un accordo. A causa del nervosismo nella maggioranza e delle incertezze sulla finanza pubblica la Borsa ha avuto ieri il terzo ribasso consecutivo. I partiti di governo avranno anche questo dato sotto gli occhi nel cercare oggi una mediazione. Il pds è da 48 ore al lavoro per ristabilire un clima di fiducia con Prodi. «Il governo non corre rischi nel modo più assoluto», assicura Folena. Il vertice di oggi è visto come l'occasione «per assestare la maggioranza da qui alla Finanziaria per evitare pericolose fibrillazioni quotidiane», spiega Mauro Zani. Ma il pds ripete a Prodi che deve evitare «il gioco di chi tira la coperta dalla sua parte (Bertinotti), perché questo può essere molto pericoloso». L'opposizione è però cosciente di non avere possibilità immediate di rivincita («con l'accanimento terapeutico Prodi può durare ancora molto», secondo Gasparri di An). Se Prodi vuol durare dipende solo da lui, spiega di fatto il pds. Deve rinunziare all'asse preferenziale con Bertinotti, mettendo Rifondazione di fronte a scelte precise senza temere la rottura. Fuori dall'uscio, Forza Italia intanto scalpita e vede «l'esigenza di una accelerazione del confronto. Il dialogo è appena cominciato, vediamo dove porta», dice speranzoso La Loggia. Gianfranco Fini si è accodato alla decisione di FI di astenersi al Senato ma assicura che il Polo non correrà in soccorso di Prodi. Diliberto: attento Romano stai rischiando il suicidio ha comunque messo le mani avanti. «Se il governo accettasse i voti della destra, trovare un accordo. A causa del nervosismo nella maggioranza e delle incertezze sulla finanza pubblica la Borsa ha avuto ieri il terzo ribasso consecutivo. I partiti di governo avranno anche questo dato sotto gli occhi nel cercare oggi una mediazione. Il pds è da 48 ore al lavoro per ristabilire un clima di fiducia con Prodi. «Il governo non corre rischi nel modo più Diliberto: attento Romanstai rischiando il suiciddi fronmere lFuortanto suna acdialogomo doLoggiato alla Senatocorrer ministro degli Esteri Lamberto Dini A sinistra il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti Qui sopra il premier Romano Prodi

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