Eltsin licenzia il governo

Per decreto, la lista dei nuovi ministri solo tra una settimana RUSSIA Per decreto, la lista dei nuovi ministri solo tra una settimana Eltsin licenzia il governo Riconfermati solo il premier e Ciubais MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Via tutti, salvo due. Eltsin ha emesso un decreto che azzera il governo russo, lasciando al suo posto soltanto il premier Viktor Cernomyrdin e il nuovo, unico e solo primo vicepremier, Anatolij Ciubais. Il decreto formalmente afferma che il Presidente «accoglie» la proposta di Cernomyrdin, in vista della «riorganizzazione del governo» e della «riduzione» di ministeri e dicasteri. In tal modo si evita il rischio di mi passaggio a tempi brevi attraverso la Duma per la fiducia, in quanto, formalmente, il governo non si dimette. In realtà tutti capiscono che, in sostanza, il governo Cernomyrdin è liquidato, che la mossa è del Presidente e che il suo principale beneficiario è Ciubais. Tutti gli altri, con poche eccezioni (tra cui il ministro degli Esteri Primakov) sono in pericolo. Cernomyrdin dovrà formulare «entro una settimana» le proposte di riorganizzazione. Ma è già chiaro che tutti e quattro i primi vice-premier uscenti non saranno riconfermati come tali. Forse qualcuno resterà nel governo, ma «diminuito» a semplice vice. Altri ministri scomodi saranno eliminati, con l'obiettivo di far entrare qualche deputato della Duma e qualche transfuga della frazione di Javlinskij. Ma nel complesso l'operazione riorganizzazione appare piuttosto come un grande colpo di teatro per dare il senso di un brusco mutamento di rotta. Che appare molto problematico. Ma Boris Eltsin conta su Ciubais per riportare ordine e per colpire una corruzione ormai talmente dilagante da creare preoccupazioni di ordine pubblico. Meno chiaro è con quali alleanze Eltsin-Ciubais ingaggeranno eventualmente la lotta contro la burocrazia mafiosa dei nuovi russi. E sarà non facile trovare i 50 trilioni di rubli ( 10 miliardi di dollari) per pagare salari e stipendi arretrati. Intanto il 27 marzo si annuncia la prima grande giornata di lotta panrussa mai progettata dai tempi della Rivoluzione d'ottobre. La nomina di Ciubais (forse il primo atto verso il licenziamento di Cernomyrdin) è però destinata a sollevare proteste nel Paese e tra le forze politiche. L'uomo è forse il più impopolare di Russia e non sarà digerito tanto facilmente dalla Duma. Ma, poiché Eltsin non può non saperlo, gli osservatori giungono concordemente all'idea che il Presidente abbia deciso di andare allo scontro con i deputati, forzando i tempi di una crisi che si avvicina comunque a grandi passi. Se la Duma dovesse esprimere un giudizio ostile sulla riorganizzazione Eltsin po¬ trebbe decidere di andare al suo scioglimento. Non è escluso però che il Presidente abbia fatto le sue scelte non tanto basandosi sugli umori popolari, quanto preoccupandosi soltanto di piazzare uomini di sua completa fiducia nei punti chiave. Ciubais l'ha portato al secondo mandato e Ciubais è intimo della figlia Tatiana. La riprova che Eltsin punta soltanto sui suoi fidi, senza badare troppo né alla qualità né alla popolarità, è venuta ieri anche dalla nomina del capo dell'Amministrazione presidenziale, al posto di Ciubais. La scelta è caduta su Valentin Jumashev, un giornalista trentanovenne che è noto essenzialmente per avere scritto i due libri di Boris Eltsin, «Appunti del Presidente» e «Confessioni sul tema». Improvvisamente elevato alla guida di una possente organizzazione, paragonabile per influenza a quella del governo. Come Jumashev possa cavarsela in questo compito, in una fase così delicata, resta per ora mi grosso interrogativo. Il suo atout principale, di nuovo, è quello di essere un amico molto stretto della famiglia Eltsin e della figlia Tatiana. Giuliette Chiesa Il presidente Eltsin con il premier Cernomyrdin (a destra) e il primo vicepremier Ciubais (a sinistra)

Luoghi citati: Mosca, Russia