«Di Pietro lasciò la magistratura per stanchezza»

«Di Pietro lasciò la magistratura per stanchezza» I giudici di Brescia «Di Pietro lasciò la magistratura per stanchezza» BRESCIA. Antonio Di Pietro lasciò la magistratura perché era stanco e perché voleva diventare protagonista della vita politica italiana, quindi non ci fu alcun complotto contro di lui. Così i giudici di Brescia spiegano il motivo delle dimissioni del pm «simbolo» di Mani pulite, nelle 192 pagine di motivazioni della sentenza con cui, il 29 gennaio, hanno assolto l'ex ministro della Difesa Previti, Paolo Berlusconi e gli ex ispettori ministeriali Dinacci e De Biase dall'accusa di concussione. «Sulla base delle risultanze dibattimentali - scrivono i giudici - può affermarsi che Di Pietro aveva maturato nell'autunno '94 un preciso proposito di lasciare l'attività giudiziaria all'interno del Pool certamente, se non addirittura la magistratura» e quindi nulla ha a che vedere «con la conoscenza dell'inchiesta ministeriale condotta da De Biase». [Ansa]

Persone citate: Antonio Di Pietro, De Biase, Di Pietro, Dinacci, Paolo Berlusconi, Previti

Luoghi citati: Brescia