La Procura: contro D'Alema nessun teorema politico di R. I.

La Procura: contro D'Alema nessun teorema politico L'inchiesta a a Roma La Procura: contro D'Alema nessun teorema politico ROMA. «Fatti specifici» - e non questioni oggettive per cui il segretario del partito non poteva non essere a conoscenza di un'operazione di compravendita sono alla base dell'iscrizione del nome di Massimo D'Alema nel registro degli indagati della procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sulla cessione di un immobile da parte della «Tiberiade» a un'altra società immobiliare. Lo si è appreso in ambienti del palazzo di Giustizia. Alla luce di questa considerazione - traducibile in una secca smentita da parte della Procura verso l'accusa di aver montato un «teorema politico» - nessun commento è stato fatto sull'ipotesi che D'Alema possa essere stato messo a conoscenza dell'eventuale passaggio nelle casse del pds del danaro (2,5 miliardi di lire) ricavato dalla vendita della villa della «Tiberiade»: gli accertamenti sono al vaglio del pm Giuseppe Pititto. [r. i.]

Persone citate: D'alema, Giuseppe Pititto, Massimo D'alema

Luoghi citati: Roma