Schumi:non potevo far meglio

39 Un rifornimento di carburante mal riuscito ha frenato la rincorsa del tedesco Schumi; non potevo far meglio Villeneuve accusa Irvine: «E' un kamikaze» MELBOURNE DAL NOSTRO INVIATO Un grande abbraccio prima collettivo con meccanici e tecnici e poi individuale con Todt ha suggellato il secondo posto di Michael Schumacher. La festa è servita anche a scaricare tensioni in casa Ferrari. Dopo l'exploit del miglior tempo venerdì e la mezza delusione (soprattutto per l'entità del distacco) in qualificazione sabato ci voleva un risultato confortante. «Sono molto contento - ha detto il tedesco -, per noi era impossibile fare meglio. E come avevo spiegato alla vigilia, il podio era il massimo cui potevamo aspirare. Ero più veloce di Coulthard, ma non potevo superarlo su questa pista. Speriamo che i regolamenti del prossimo anno ci consentano di guidare in maniera diversa. Ora, se vai troppo sotto, la vettura si scompone per l'effetto aerodinamico e devi tirarti indietro, altrimenti rischi di andare nei prati. Poi ci sono anche dei doppiati che fanno i furbi. Per passare una Stewart ho dovuto fare miracoli e mi è venuto di fare dei gestacci dall'abitacolo». Schumi non ha dimenticato di fare i complimenti alla Mercedes, la Casa che lo ha lanciato: «Devo congratularmi, sono tedeschi come me, hanno lavorato molto prima di arrivare a questo punto. E' bello per loro essere riusciti a vincere». Bisogna dire che alla McLaren-Mercedes è andato tutto bene. A parte le uscite di Villeneuve e Frentzen, anche la Ferrari ha fatto la sua parte per dare una mano. Schumacher in effetti non ha potuto effettuare il cambio gomme come avrebbe voluto dopo Coulthard, perché il serbatoio della F310B è troppo piccolo e ha dovuto fermarsi prima. Così si è trovato nel traffico e ha perso contatto. Poi il «giallo» della seconda sosta non prevista a 8 giri dalla fine. Cosa era successo? «Nel primo rifornimento - ha raccontato Todt non è entrato nel serbatoio tutto il carburante che doveva essere immesso. Quancosa non ha funzionato nel "distributore" che usiamo per l'operazione. Ce ne siamo accorti perché la benzina viene pesata e ne risultavano 20 chili in più. Così abbiamo dovuto rassegnarci a fare un'altra sosta, altrimenti Michael non avrebbe finito». Adesso la Ferrari costruirà un serbatoio più grande e collauderà con ancora maggiore attenzione la «pompa» prodotta dalla società francese Interthecnique che serve a fare i rifornimenti. Ma soprattutto a Maranello si lavorerà per sviluppare la F310B. Alcuni test sono già in programma mercoledì e giovedì al Mugello con Morbidelli, mentre venerdì dovrebbe arrivare pure Schumacher. «Bisogna battere il ferro - ha dichiarato sorridendo Michael - perché siamo in lizza per il mondiale. Questi 6 punti sono preziosi». Chi è rimasto a bocca asciutta, invece, è Eddie Irvine, che si è pure sentito insultare da Villeneuve. «Mi è slittata la frizione al via - ha detto furioso Jacques - e avevo anche olio sulla visiera, probabilmente spruzzato dalla vettura del mio compagno Frentzen. Ero all'interno della curva senza problemi quando la Ferrari mi è arrivata addosso come un kamikaze. Nemmeno un debuttante avrebbe fatto una cosa simile. Ci siamo agganciati. E' stato uno stupido, mi ha fatto imbestialire. Come si fa a tentare una manovra del genere alla prima curva quando sai che sei più lento di due secondi al giro? Non sono neppure andato a parlargli, perché intanto Irvine non capisce nulla». Eddie ha replicato con tranquillità: «Ero partito bene e avevo anche passato Coulthard all'interno. Quando ho notato la Williams di Villeneuve ho disperatamente inchiodato le ruote per evitare l'impatto. Ma lui non mi ha visto e ha chiuso a destra. Non potevo evitare l'impatto e Jacques ha colpito la Sauber di Herbert. Siamo usciti in tre. Peccato». I commissari hanno chiamato i protagonisti dell'incidente dopo la corsa e alla fine la sentenza è stata di assoluzione. Doppia per Irvine che era stato anche accusato di aver portato via il volante della sua Ferrari ferma a lato della pista, ma ha dimostrato che in realtà non aveva commesso alcuna irregolarità. Cristiano Chiavegato ■-, ^>:.p:*<v>*, >-■■„..■■ f >0À Le vetture di Villeneuve e Herbert (a sinistra) finiscono nella sabbia dopo il contatto con la Ferrari di Irvine che sarà costretto a fermarsi poco dopo: in alto: la gioia di Schumacher per il 2° posto conquistato FORMULA 1

Luoghi citati: Maranello, Melbourne, Villeneuve