Solo la McLaren davanti alla Rossa di Cristiano Chiavegato

FI in Australia, avvio a sorpresa del Mondiale: fuori le Williams, vince Coulthard su Schumacher FI in Australia, avvio a sorpresa del Mondiale: fuori le Williams, vince Coulthard su Schumacher Solo la McLaren davanti alla Rossa Villeneuve, scontro alla prima curva; esce anche Frentzen tradito dai freni a soli tre giri dalla fine: era secondo MELBOURNE DAL NOSTRO INVIATO La Rossa non vola ancora come vorrebbe, ma è robusta e si fa valere. Comincia cioè con il piede giusto la Ferrari, grazie a un 2" posto di Michael Schumacher che è esattamente un gradino sopra alle speranze della vigilia e uno sotto al sogno di vittoria. Un successo che sarebbe stato anche a portata di mano, se le cose fossero andare in una certa maniera. Ma non si può recriminare, anzi il risultato è persino migliore delle reali aspettative. Non si può dire che il GP d'Australia non abbia riservato sorprese. Solo sul piano statistico ha infranto qualche limile. La McLaren, che si è imposta con David Coulthard, non vinceva una gara dal 7 novembre '93, quando ad Adelaide il grande Ayrton Senna siglò il suo 41" e ultimo successo. E sulla monoposto inglese troviamo un motore Mercedes. Rientrata come fornitrice di propulsori nel '94, la Casa tedesca aveva ottenuto la sua più recente affermazione, nel rango di costruttrice di monoposto da corsa, l'il settembre '55 con la «freccia d'argento» guidata da Juan Manuel Fangio. Non succedeva da tempo, e accadde nella strana gara di Montecarlo dello scorso anno, che non si vedesse neppure una Williams al traguardo. L'uscita di scena delle vetture campioni del mondo ha certamente ribaltato tutte le previsioni e favorito una classifica imprevedibile alla vigilia. Villeneuve fuori alla prima curva in una collisione multipla con la Ferrari di Irvine e la Sauber di Herbert (in cui il canadese ha avuto il ruolo del prosciutto tra due fette di pane). Frentzen vittima di una uscita di strada provocata dal cedimento dei freni a tre tornate dal termine, mentre si trovava in seconda posizione e cercava di attaccare il leader Coulthard. Quando tutti ormai temevano, visti i risultati delle qualificazioni, un nuovo monotono e micidiale assolo delle vetture campioni, ecco saltare fuori dal cilindro nia- gico del patron Bernie Ecclestone una serie di fatti che hanno cambiato gli effetti dei valori in pista. Un'autentica battuta d'arresto per la Williams e ossigeno per McLaren e Ferrari. Ma tutto ciò non basterà per lanciare un campionato spettacolare e incerto se gli sfidanti divenuti per un giorno protagonisti non riusciranno a portarsi ulteriormente avanti nelle prestazioni cronometriche. Maranello promette progressi nelle prossime corse. ((Abbiamo iniziato bene - dice Schumacher ma c'è ancora molto da fare». E Jean Todt, responsabile della Gestione Sportiva: «E' importante che la F310B abbia mostrato buone qualità. Adesso la svilupperemo. Abbiamo molte novità pronte che introdurremo di gara in gara, già dal Gran Premio del Brasile, il 30 marzo. Lavoriamo in tutti i settori: meccanica, motore, aerodinamica. E sappiamo su cosa puntare, ci sono idee chiare». Sul piano dei motori, c'è lo «step2», per ora rimasto inutilizzato. Un V10 un po' più potente e con caratteristiche globalmente migliori. Ma non è forse questo il maggiore problema della Ferrari, visto che i motori forniti alla Sauber sotto il nome di Petronas hanno portato non solo all'apprezzabilissimo 6° posto di Nicola Larini: se guardiamo le velocità massime registrate in tre settori, possiamo vedere che il pilota toscano è sempre stato davanti abbastanza nettamente a Schumacher. Questo può significare che il tedesco abbia scelto di avere un'aerodinamica più carica a vantaggio della stabilità. Ma di sicuro vuol anche dire che l'efficienza della F310B nella penetrazione dell'aria è tutt'altro che accettabile. Insomma a dover lavorare a fondo sono soprattutto i signori Byrne e Toet che si occupano appunto dell'aerodinamica. Purtroppo e mancato all'appello Irvine che avrebbe potuto completare il bottino. Ma l'irlandese è stato protagonista della carambola iniziale che ha eliminato Villeneuve. Il canadese ha sputato veleno sul ferrarista; Herbert, pure lui coinvolto, ha fatto altrettanto. «E' stato un normale incidente di gara», ha commentato pacificamente Irvine. E i commissari gli hanno dato ragione. Nessuna ammenda, neppure un rimprovero. Ma cosa sarebbe successo se Villeuve fosse rimasto in gara? La Ferrari ha chiuso comunque la prima trasferta con un bilancio positivo. La vettura non è male, Schumacher sempre lo stesso campione. L'essere diventato papà non lo ha rammollito. Anche se stavolta la cosiddetta «strategia» dei box della squadra modenese non ha funzionato alla perfezione come in altre occasioni. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Australia, Brasile, Maranello, Melbourne, Montecarlo, Villeneuve