Sandreani si consola
Sandreani si consola Sandreani si consola «Non meritavamo il ko» SALERNO DAL NOSTRO INVIATO Malgrado lo sconfortante esito dell'avventura in Campania, Sandreani riesce a trovare qualche motivo di consolazione. Comprensibile che gli capiti gettando lo sguardo, piuttosto che all'interno del Toro, in casa d'altri. Ad esempio tra le mura di Bari e Genoa che, avendo pure rimediato delle sconfitte, restano a rispettosa distanza e respirano delusione a pieni polmoni. Della partita con la Salernitana, in effetti, l'allenatore granata non ha alcun motivo per gioire. Né por il risultato, tantomeno per il gioco. «Una partita vibrante commenta -, dai toni agonistici elevati e con valori atletici esa- sperati. Il Torino ha finito per pagare quei dieci minuti in cui ha subito eccessivamente la pressione avversaria. E' stato un momento balordo che avremmo forse potuto superare senza danni se avessimo manifestato ben diversa attenzione. Nel finale siamo anche riusciti a procurare qualche emozione, ma ormai era troppo tardi e le possibilità migliori se ne erano andate». Sandreani non crede tuttavia che la sua squadra avrebbe meritato di finire kappaò. «Il risultato ci penalizza oltre i nostri demeri¬ ti anche se la Salernitana si è dimostrata formazione dalle possibilità rilevanti». Più severa l'analisi di Cravero, che nel finale ha tentato di gettare nella battaglia classe e carattere per trascinare il Toro al pareggio. «Positivo il nostro primo tempo, ma sono state tutte e due le squadre a usufruire di occasioni interessanti. Abbiamo sofferto in modo particolare il primo quarto d'ora della ripresa, durante il quale la Salernitana ci ha messo in difficoltà e il nostro bilancio ha fatto registrare soltanto due occasioni. Insomma, una trasferta quasi completamente negativa se non fosse per il buon esordio di Pellissier, un ragazzo promettente». E dopo aver generosamente salutato lo sbocciare di una promessa, il senatore Cravero guarda al futuro. «La prossima partita con il Brescia diventa l'appuntamento più importante della stagione. Se la vinceremo, potremo dire di aver fatto un passo decisivo verso la promozione. Vuol dire che cercheremo di prepararla nel modo migliore per non incappare in qualche sci¬ volone ancor più spiacevole». Si avvicina Cammarata con aria assorta. E commenta, con sorriso amaro: «Per una volta che segno io, il mio gol non serve proprio a nulla. Peccato». L'attaccante trova difficoltà a spiegare l'appannamento che ha avvolto i granata rendendo praticamente invisibili le loro qualità migliori. «Ci siamo galvanizzati dopo essere andati in vantaggio ma l'uno-due della Salernitana ci ha choccati». Questo è comprensibile, ma perché è accaduto? «Forse - mormora incerto l'attaccante granata - è stata questione di determinazione. Loro sono scesi in campo più concentrati di noi e questo, alla lunga, ha finito per fare la differenza. Per quanto mi ri¬ guarda, credo di essermi mosso bene e di aver dialogato efficacemente con i compagni quando ne ho avuto l'opportunità». C'è clii pensa che la «panchina» avrebbe dovuto azzardare qualche mossa per favorire la reazione del Toro ma il giocatore fiuta la trappola e si ritrae: «Non fatemi parlare di tattiche, questo non è compito mio». Malgrado l'amarezza, Sandreani si consola guardando la classifica. Cammarata non ne sembra troppo convinto: «Siamo ancora al quarto posto ma a due punti sono piazzati Empoli e Ravenna. Insomma, si può dire quel che si vuole però non mi pare una situazione ideale». Piercarlo Alf onsetti Cravero allarmato: brutto ko, col Brescia è vietato sbagliare Cammarata, autore del gol granata
Persone citate: Cammarata, Cravero, Pellissier, Piercarlo Alf, Sandreani
Luoghi citati: Bari, Brescia, Cammarata, Campania, Empoli, Ravenna, Salerno
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