Menotti: facciamo pace per i 40 anni di Spoleto

Superati i contrasti tra Festival e Comune Superati i contrasti tra Festival e Comune Menotti: facciamo pace per i 40 anni di Spoleto SPOLETO. Tranquillo e sicuro che l'organizzazione del festival procede regolarmente anche senza la sua presenza, il maestro Giancarlo Menotti ha lasciato da qualche giorno Palazzo Campiello per raggiungere San Diego, in California, dove si stanno concludendo le prove della sua ultima composizione, «La preghiera di Giacobbe», commissionatagli dall'American Choral Directors Association. Con reciproca soddisfazione è stato nel frattempo raggiunto un armistizio tra Giancarlo Menotti e il Comune di Spoleto, avendo entrambi l'obbiettivo di salvare il festival di luglio che proprio quest'anno celebra i suoi quarantanni. Le violenti polemiche che hanno movimentato il «dopo festival '96», conclusosi con un bilancio in rosso di quasi due miliardi, sembrano almeno per ora accantonate. 11 Comune, per garantire la sopravvivenza economica alla sua prestigiosa manifestazione, ha ceduto all'Associazione Festival dei Due Mondi un palazzo che servirà anche da garanzia per le banche e l'organizzazione Menotti, dal canto suo, per contenere le spese, ha chiuso la sede di Roma, licenziato nomi storici del suo «staff» e disdetto parecchie collaborazioni per cui oggi non esistono più neppure i direttori di settore (danza, cinema, arti figurative, ecc). Tutta la responsabilità organizzativa grava quest'anno sulle spalle del maestro Giancarlo Menotti e del suo discusso figlio Francis, che a Spoleto non è molto amato. «Conciliare un programma che vuol essere di prestigio con la minima spesa» è dunque lo slogan lanciato da Menotti per la prossima edizione del Festival di Spoleto in programma dal 25 giugno al 13 luglio, e che quest'almo prevede per la sera del 7 luglio un evento eccezionale. In occasione del compleanno del maestro Menotti - festeggia 86 anni - oltre alla tradizio- Giancarlo Men ti naie cena a Palazzo Campiello, si terrà in piazza del Duomo un «Gala Concert» per celebrare la ricorrenza del quarantennale, al quale interverranno divi di fama internazionale capeggiati da Luciano Pavarotti e quanti hanno contribuito a rendere famosi nel mondo Spoleto e il suo festival. Quest'anno sia il concerto d'apertura che quello di chiusura saranno diretti dall'inglese Richard Hickox. Si comincerà con un «Concerto di Gala» in Duomo nel corso del quale verrà eseguita la trilogia per solo coro e orchestra op. 25 «L'Enfance du Christ» di Berlioz, mentre per il Concerto di chiusura in Piazza è prevista la non frequente esecuzione dell'oratorio «Elija», capolavoro di Mendelssohn. Per quanto riguarda le opere liriche in programma al Teatro Nuovo sono previste «Die tote Stadt» di Erich W. Korngold, diretta da Steven Mercurio e la ripresa, con una rinnovata compagnia di canto, del «Semele» di Georg Frederic Haendel. Tra le compagnie ospiti di danza: i sudafricani di «Amampondo» con il percussionista cubano José Louis Quintana «Changuito», la «Dance Theatre of Harlem» di Arthur Mitchell e i «Tap Dogs» compagnia di giovani australiani, per la prima volta in ftalia, che proporrà una rivisitazione del «tip tap» ambientata in un spettacolare cantiere. Oltre alla versione di Manlio Santanelli de «L'isola purpurea» di Michail Bulgakov il settore prosa proporrà «L'Agnello povero» di Stefan Zweig, con la regia di Franco Però e due atti unici («Elle est là» e «C'est beau») mai rappresentati in Italia di Nathalie Sarraute. Non mancheranno altre sorprese che Giancarlo Menotti si riserva di annunciare al suo rientro dagli Stati Uniti previsto tra una quindicina di giorni. Ernesto Baldo Giancarlo Menotti

Luoghi citati: California, Comune Di Spoleto, Italia, Roma, San Diego, Spoleto, Stati Uniti