Gemina addio in Borsa c'è Hpi di Ugo Bertone

Stamane il battesimo. Sette i titoli coinvolti a Piazza Affari nell'operazione Stamane il battesimo. Sette i titoli coinvolti a Piazza Affari nell'operazione Gemina addio, in Borsa c'è Hpi Primo check-up sulla fusione con Marzotto MILANO. Il cavallo di razza scenderà in pista tra qualche mese, a luglio. Ma già stamane Piazza Affari darà i suoi primi voti alla fusione Marzotto-Hpi. Sul circuito telematico della Borsa, infatti, scenderanno in pista ben sette titoli interessati all'operazione. E ce n'è per tutti i gusti: emissioni nuovissime, ovvero le Hpi (Holding Partecipazioni Industriali), ordinarie e di risparmio non convertibili, nate dalla scissione di Gemina e già soprannominate «azioni-traghetto» perché destinate a portar in dote nelle nozze con la holding di Valdagno le partecipazioni ereditate dalla finanziaria di via Turati; emissioni vecchie-nuove, come le Gemina, ordinarie e risparmio non convertibili sopravvissute alla tempesta di questi anni, da oggi ridotte a rappresentare alcune partecipazioni finanziarie e una dote di liquidità di un centinaio di miliardi; emissioni di vecchia data, come le tre Marzotto (ordinarie, risparmio e risparmio non convertibili). A render ancor più complessa la partita, infine, c'è il fatto che da stamane l'Hpi sostituirà Gemina nel paniere del Mib 30 (e, di riflesso, influirà sui contratti futures sull'indice) e si potranno stipulare opzioni Isoalfa sul nuovo titolo. Sulla corsa di questa assortita scuderia vigileranno stamane autorità di Borsa e Consob. L'atmosfera della vigilia appare buo- na. Salvo improvvisi rovesci di mercato, l'organo di controllo non sembra intenzionato ad intervenire con richieste immediate alle società. Qualora gli arbitraggi tra un titolo e l'altro provochino scossoni violenti alle quotazioni, il gruppo di intervento delle autorità di Borsa farà scattare la sospensione temporanea. Ma anche qui verrà impostata una strategia flessibile, senza un rispetto rigido della soglia del 10% . La Commissione ha esaminato fin dal pomeriggio di venerdì le carte presentate da Marzotto e Hpi (che, tra l'altro, non erano tenute a questo passo). Sono state suggerite alcune precisazioni, di cui si è tenuto conto. Ieri si è fatto un primo, sommario esame delle informazioni fomite al mercato, dopo la conferenza stampa. Il risultato? Certo, molte cose restano da precisare, soprattutto sulle perizie e sui rapporti di concambio; e qui ci vorrà un lungo lavoro di confronto in vista dei prospetti di fusione che terranno società e Consob impegnate per quattro mesi. E qual¬ cuno arriccia il naso di fronte al fatto che solo agli azionisti di Marzotto verrà garantito il diritto di recesso. Ma, almeno a giudicare dalle prime reazioni, l'atmosfera della vigilia non è delle più arroventate. Facilita il compito degli operatori il fatto che sia già stato reso noto il rapporto di concambio tra i vari titoli. Si sa che i soci Hpi riceveranno un'azione Marzotto ogni 13 ordinarie Hpi già ottenute. Ai prezzi di riferimento delle Marzotto nella serata di venerdì sera (13.450 lire, con un rialzo del 36,61% dall'inizio dell'anno) si ha un valore Hpi ordinaria di 1034 lire. Per i titoli di risparmio non convertibili Hpi il rapporto è di una Marzotto rnc ogni 8 Hpi rnc. Data la quotazione dei titoli Marzotto (5915 lire per una crescita del 2,57%), la parità dovrebbe oscillare intorno alle 739 lire. Il mercato partirà probabilmente da questi punti di riferimento, non troppo discosti, del resto, da quelli fissati dagli analisti per Hpi prima dell'annuncio dell'operazione Marzotto. Le analisi delle varie Sim fissavano, già a metà settimana (prima del grande annuncio, quindi) un prezzo potenziale nell'ordine delle 1000-1150 lire. Il certificato peritale del consiglio di Borsa parla invece di un valore di 1050 lire per titolo Hpi ordinario. E le «vecchie Gemina»? A giudicare dalla spartizione del patrimonio della finanziaria di via Turati (ogni socio ha ricevuto nove Hpi e mia «nuova» Gemina) la valutazione dovrebbe esser semplice: un decimo del prezzo di ogni Hpi. Ma queste sono solo valutazioni teoriche. Per ora non resta che registrare l'apprezzamento unanime per l'operazione dal punto di vista industriale. Applaude, tra gli altri, anche Renzo Bellini, segretario storico dei tessili Cisl. «Se tutto questo dice - servirà anche a valorizzare l'occupazione, sarà perfetto». Ugo Bertone % Maurizio Romiti e Pietro Marzotto % il tandem che guiderà la grande fusione tra l'Hpi e il gruppo tessile di Valdagno

Persone citate: Holding Partecipazioni Industriali, Marzotto, Maurizio Romiti, Pietro Marzotto, Renzo Bellini

Luoghi citati: Milano, Valdagno