CERCASI LEADER di Gian Enrico Rusconi
PER LA TUA CERCASI LEADER cienti a farne un leader. Un uomo cioè capace di trasformare una coalizione elettorale in una formazione politica dedicata ad un grande progetto collettivo. Un uomo di governo capace di dare a misure economiche impegnative e necessarie il respiro di una grande operazione nella quale potersi identificare, anziché farle passare come un faticoso e approssimativo catalogo di servitù per -entrare in Euro- Pa"' Naturalmente ci si interroga se Prodi sappia o voglia essere leader nel senso che stiamo dicendo. O non sia inesorabilmente prigioniero dei limiti d'improvvisazione con e in venne fatta l'operazione Ulivo lo scorso anno, per con¬ trapporsi al Polo berlusconiano. Fu un'operazione di emergenza, con un pds assai insicuro circa la propria leadership interna. Fu una soluzione di necessita che si sarebbe dovuta compensare con un serio lavoro culturale successivo. Invece ci si è seduti su un inatteso quanto sopravvalutato successo elettorale. Se all'indaffaratissimo Prodi giungesse la eco di queste preoccupazioni, le respingerebbe con fastidio. Elencherebbe le «cose concrete fatte e da fare» - senza rendersi conto che quest'elenco non è mai esauriente. Soprattutto è insufficiente quando manca una grande idea-guida, anzi una guida politica tout-court. La stessa "entrata in Europa», che sembra l'unico motivo legittimante del governo, è presentata in modo retorico e vagamente ricattatorio, anziché essere l'occasione di spiegare ai cittadini quale impresa te¬ meraria sia la costruzione dell'Europa politica: di prepararli al fatto che siamo appena agli inizi di un processo politico-istituzionale, rispetto al quale siamo poco attrezzati anche culturalmente. Questo dovrebbe essere il contributo degli intellettuali dell'Ulivo: immettere nel discorso pubblico la ridefinizione dei contenuti politici e sociali della cittadinanza, le modalità di ridistribuzione dei costi e degli oneri, le questioni relative alle nuove forme della statualità. Per fare questo, non basta arruolare volonterosi esperti in commissioni varie o in seminari di fine settimana, se il governo e Prodi non sono capaci di diventarne interlocutori effettivi. La mancanza di una leadership autorevole vanifica ogni sforzo di produrre persino una seria cultura di governo. Gian Enrico Rusconi
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