Spunta un giallo sull'utero in affitto di Maria Corbi

Dubbi su Bilotta che sostiene di aver fatto impiantare gli embrioni dei gemelli Oltralpe Dubbi su Bilotta che sostiene di aver fatto impiantare gli embrioni dei gemelli Oltralpe Spunta un giallo sull'utero in affitto «Tecnica vietata in Svizzera» ROMA. Dopo lo sconcerto per i due «gemelli non gemelli» concepiti da genitori diversi e ospitati da un ventre in affitto, la storia si colora di giallo. Pasquale Bilotta, il ginecologo ideatore dell'«utero in condominio» ha raccontato di aver fatto eseguire l'intervento di impianto degli embrioni in Svizzera, visto che le norme deontologiche dei medici italiani lo impediscono. Ma dalla Svizzera fanno sapere che anche li la maternità surrogata è fuori legge. «Nella Confederazione - ricorda Aldo Campana, direttore del dipartimento di ginecologia e ostetricia dell'ospedale cantonale di Ginevra la procreazione attraverso ogni forma di "sostituzione di maternità", cioè 1' "utero in affitto", è vietata dalla Costituzione fin dal 1992». E anche l'Accademia svizzera delle scienze mediche ha da tempo decretato l'ostracismo a qualsiasi forma di maternità surrogata. Notizie che gettano una luce nuova, ancora più torbida, sul caso. Se ò vero, ci si trova di fronte a un'infrazione delle norme, anche se di differente tipo, di due Paesi. E dunque rischiano sia Bilotta sia il medico svizzero che avrebbe accettato di praticare l'inseminazione. Se non fosse vero, tutto diventa più grave. Bilotta replica: «L'informazione fornita alla stampa sulla gravidanza di Angela ha ingenerato, come spesso purtroppo avviene, una ricostruzione esemplificata, non veritiera dei fatti, e un frettoloso processo sommario in cui si sono inseriti anche intendimenti gratuitamente diffamatori, che ha finito col distorcere macroscopicamente l'iter deontologico e professionale a cui mi sono scrupolosamente attenuto. La mia prestazione professionale si è limitata alla valutazione diagnostica e clinica di due coppie che dovevano sottoporli a fecondazione assistita, successivamente gestita da ginecologi operanti all'estero». Perplessità le esprime Severino Antinori, ginecologo esperto di fecondazione assistita. «Ci sono critiche scientifiche - dice - che fanno riflettere molto sulla veridicità del caso e inoltre in Svizzera la fecondazione in vitro è vietata in alcuni Cantoni, non parliamo di donazione di gameti e della pratica dell'utero in affitto per cui si rischiano anni di galera». Antinori spiega che è difficile portare a maturazione, esattamente nello stesso tempo, due ovociti e fecondarli. «La sincronizzazione ò quasi impossibile». In ogni caso se questi due pseudogemelli verranno al mondo si potrebbe delineare un triste scenario per i genitori biologici. Maria Grazia Giammarinaro, responsabile dell'ufficio legale del ministero per le Pari Opportunità ed esperta di minori, ha spiegato che quando i bambini nasceranno, se sarà rispettato l'accordo che in genere precede queste maternità surrogate la madre che li partorirà dovrà dichiarare di non volere apparire e quindi non dovrà riconoscerli. A questo punto dovrebbero intervenire i due padri che saranno costretti a cercare con esami del sangue i rispettivi figli biologici. Ma la legge non prevede l'ipotesi della doppia paternità. Questo tipo di complicazione, ed il clamore della storia, potrebbe fare intervenire il Tribunale dei minori che dovrà decidere se l'accordo fra le parti è legittimo. Intanto su Bilotta l'ordine dei medici ha aperto un'inchiesta per accertare il rispetto o meno del codice di deontologia professionale. Indagini in corso, ma questa volta della procura di Roma che ha aperto un fascicolo, anche in merito al «commercio» di ovociti annunciato su un giornale romano e alle sperimentazioni sulla clonazione. L'indagine è affidata al pubblico ministero Maria Bice Barberini - con cui collaborano i Nas - ed è limitata per ora alla raccolta di informazioni di vario genere. E non è detto che il fascicolo nei prossimi giorni non venga «allargato» anche alla vicenda dell'utero in affitto. Dal Vaticano arriva un atto d'accusa durissimo. L'«Osservatore Romano» parla di «una folle corsa» verso «aberrazioni assurde e inaccettabili sia sotto il profilo umano sia sotto quello etico e giuridico». Inoltre per il giornale vaticano «lo Stato che si rispetti e che punti alla tutela della persona umana non può considerare né tollerare simili follie». Sull'argomento è ritornato anche il ministro della Sanità Binai che ha definito i recenti fatti di cronaca «veri e propri interventi provocatori» e ha ricordato che mercoledì prossùno comincerà l'iter parlamentare per la legge sulla bioetica e sulla fecondazione artificiale. Maria Corbi Il Vaticano: serve una legge severa Aperta un'inchiesta sull'annuncio per l'acquisto di ovociti apparso su un giornale Accanto: il ginecologo Pasquale Bilotta, l'artefice dell'utero in affitto, sotto: monsignor Ersilio Tonini

Luoghi citati: Ginevra, Roma, Svizzera