Pentito della gestione

Pentito della gestione Pentito della gestione IO affidato 2 anni fa a una rinomata banca 350 milioni per una gestione patrimoniale mista (50% J azionaria e 50% obbligazionaria). Il rendimento è stato bassissimo ma avendo seguito l'andamento della Borsa nel '95 e nel '96 ho poco da rimproverare al mio gestore. Ma ora mi chiedo: ho fatto bene a dare una cifra, che taluni promotori giudicano modesta, a una gestione patrimoniale? Sarebbe stato meglio affidarla a un fondo misto? Infine: cosa devo fare ora? Chi desidera risposte in tema di risparmio e investimenti, banca, casa, fìsco, pensioni e previdenza scriva a: Tuttosoldi via Marenco 32 10126 Torino A CURA DI GLAUCO MAGGI maggiore rendimento cedolare è stata compensata da un apprezzamento del 50% del titolo Fidis in soli 4 mesi (da gennaio ad aprile '95). Nel caso di Comau, la fusione ha fatto emergere meglio il valore delia nuova società, che è cresciuto più del 30%. In entrambi i casi, il cassettista interessato al rendimento cedolare può incassare i profitti e indirizzarsi sui molti titoli esistenti che promettono rendimenti superiori ai Bot. correre in appello o in Cassazione. Se non vi è alcuna statuizione, in base ai principi generali, gli interessi decorrono dalla data in cui il credito era esigibile, cioè quella in cui la cifra avrebbe dovuto esser pagata. Fino al 15/12/90 l'interesse legale era del 5% annuo e da quella data, fino all' 1/1/97 del 10%. Per un certo periodo è stata riconosciuta anche la rivalutazione monetaria. Interessi sugli arretrati: da quando decorrono L'Atm si fa viva quattro anni dopo In sede di contenzioso è corretto liquidare gli interessi solo a partire dalla data della sentenza? Se sì, quali sono gli estremi della norma relativa? L'argomento interessa tutto il personale scolastico collocato in pensione nell'88 e nell'89. L'ex Enpas (ora Inpdap), eludendo le disposizioni dell'art. 5 del dpr 399/98, liquidò le buonuscite in misura ridotta. Seguirono diversi ricorsi al Tar, tutti favorevoli ai ricorrenti e le sentenze sono state confermate dal Consiglio di Stato, per cui l'Inpdap ha dovuto riliquidare la buonuscita, limitando tuttavia gli interessi a pochi mesi, nonostante i 7 o 8 anni di rifardo con cui gli interessati (non tutti, ma i soli ricorrenti) stanno per venire in possesso di quanto loro dovuto. Per citare il mio caso, su 18 milioni riliquidati ho avuto (e dopo insistenti richieste, dato che neppure questi volevano darmi) lire 1.312.000 per interessi. Il danno economico è evidente: avrei investito in Cct e, per i primi 6 anni, avrei ricavato il 12,50% lordo. La data di riferimento deve essere quella della decisione del Consiglio di Stato o della sentenza del Tar? Antonino Gerardi - Parma Ernesto Fanti - Torino Il 4/7/92, mio figlio ha preso una multa di lire 40 o G0.000 su un bus Atm, multa mai pagata e della quale io ero ignaro, sino al 5/12/96, data in cui mi è stata recapitata una raccomandata, con la quale l'Atm mi ordina di pagare lire 195.800 entro 30 giorni dalla notifica, per non incorrere, in base all'art. 27, 1. 689/81, all'«esecuzione forzata» (ma che cosa significa?). Mio figlio non è in grado di pagare detta somma: se io decidessi di non sobbarcarmi la spesa, che cosa rischio? E' corretto il comportamento dell'Atm? Lettera firmata - Torino Non fornendo il lettore cifre sul «bassissimo rendimento» complessivo realizzato dal suo gestore non posso né assolverlo né rimproverarlo (il gestore). Però non si parla neppure di presenza di «titoli esteri» in quella gestione: e se il gestore non glieli ha consigliati, a suo tempo, ha certo fatto male. Nei due anni passati una diversificazione equilibrata avrebbe attutito il cattivo trend di piazza Affari. Con 350 milioni si possono già organizzare dei portafogli dignitosi: la scusa che sono pochi è, appunto, una scusa. Ciò non toglie che la strada dei fondi non possa essere comunque preferibile a quella delle gestioni: sono trasparenti nelle performances, cioè consentono utili raffronti con i fondi di altri gestori e con i mercati (benchmark) su cui operano. Si può scegliere ormai tra decine di categorie diversificando opportunamente il rischio, oppure optare per singoli prodotti misti ad alta elasticità gestionale (come i fondi bilanciati nazionali o internazionali). Volendo, permettono in molti casi di correggere «in corsa» l'indirizzo scelto al via, attraverso «salti» da un fondo all'altro (ma attenti ai costi). Consiglio finale: i gestori sono tanti, se uno ha proprio deluso è saggio cambiarlo. La stessa cosa che farebbe con il medico, l'avvocato o il sarto. La Borsa: trasparenza su fusioni e dividendi U~ NA nuova tecnica usata dai ladri sta creando paure a non pochi cittadini, vittime di furti in casa. Si tratta dell'isolamento degli impianti antifurto installati, in genere, nei sottotetti. Tale rischio, è ovvio, interessa le abitazioni in città che si trovano all'ultimo piano, con sottotetto. Ma anche in villette uni o più familiari dove, di solito, le apparecchiature che segnalano la presenza di intrusi vengono collocate nel sottotetto, ritenuto zona più sicura. Vorrei avere alcune delucidazioni in merito alla tanto decantata «trasparenza di Borsa». Avevo 6300 azioni Fidis, 1000 Berto Lamet e 1500 Comau. Le prime sono state incorporate, o meglio assorbite dalla Fiat in ragione di 5 Fidis contro 4 ordinarie Fiat. Le seconde sono passate alla Comau dimezzando però il numero delle azioni Comau. Il dividendo Fidis è sempre stato abbastanza buono, 270/300 lire, che in proporzione al capitale investito rendeva intorno al 10% circa (non sono uno speculatore, ma un cassettista). Il dividendo Fiat, al confronto, è addirittura irrisorio. Il dividendo Berto Lamet 350 lire, il dividendo Comau idem come sopra. Perché accadono queste cose? Nell'ultimo anno il gruppo Fiat ha proceduto a una serie di fusioni e ristrutturazioni che possono essere piaciute o meno ai piccoli azionisti. Ma per il piccolo risparmiatore la rinuncia a un E' impossibile dare una risposta precisa non avendo visto l'atto recapitato o notificato ma l'accenno alla legge 689/81 fa pensare che si tratti della notifica, che può farsi con raccomandata, di un'ordinanza-ingiunzione in quanto la legge 689 riguarda tutte le infrazioni non di carattere penale, come ad esempio la gran parte delle infrazioni al codice della strada e ai regolamenti comunali. Contro l'ordinanza-ingiunzione si peò ricorrere al pretore (si rischiano, però, le spese di causa). Esecuzione forzata vuol dire «pignoramento» dei beni mobili e loro vendita all'asta. Se è una sentenza a stabilire, nel suo testo, che gli interessi decorrano da una certa data bisogna o accettarla o ri- Hanno collaborato: LORENZO IORI SILVANO RHO

Persone citate: Antonino Gerardi - Parma, Berto, Ernesto Fanti, Lorenzo Iori

Luoghi citati: Torino