il profeta dell'informale

TAPIE TAPIE Vi il profeta ''dell9informale u u NA mostra dedicata a Michel Tapié de Céleyran, teorico della pittura informale, prende il via alla GaUeria d'Arte Moderna e Contemporanea. Tapié era «un uomo molto elegante, un po' dandy, il sigaro in bocca, di una gentilezza tipica dell'aristocrazia francese». Lo ricorda così Mirella Bandini che con la collaborazione di Anna Minoia e Barbara Bertozzi, ha curato l'appuntamento torinese. Viaggiatore instancabile si muoveva tra Tokyo, New York, Osaka e Torino in cerca dell'alt autre, «l'arte altra», che indagava le diverse possibilità espressive della materia. «Negli Anni Cinquanta continua Mirella Bandini - quando viaggiare in aereo era cosa per pochi, Tapié vinse da una compagnia aerea un premio come cliente che aveva percorso più chilometri in un anno. Pensava all'arte come fenomeno senza confini». Tapié, cugino di Toulouse-Lautrec, visse a Parigi. Negli Anni 30 frequentò i corsi all'Académie Moderne, di Amédée Ozenfant e Fernand Léger. Dopo gli studi letterari e filosofici, nel '37 fu direttore della rivista «Les Réverbères» che raccolse l'attività di un gruppo di giovani intellettuali francesi legati a Tristan Tzara, teorico del gruppo Dada. Fu anche artista e musicista jazz. Si definiva «amateur d'art» d'estrazione letteraria, compagno di strada degli artisti. Alla fine degli Anni 40 decise di dedicarsi solo alla critica, smise di dipingere ed esordì nel '46 con una monografia dedicata al lavoro di Jean Dubuffet. Con Camille Bryen e Georges Mathieu presentò le prime mostre dell'Informale, termine da lui coniato nel '48. A Parigi presentò allora artisti emergenti che oggi compaiono sui testi d'arte come i grandi di un'epoca: Du- buffet, Mathieu, Wols, Michaux, Riopelle, gli italiani Burri, Fontana, Capogrossi, Accardi. Nel '52 presentò la prima personale francese di Jackson Pollock. Nel '56, dopo aver conosciuto Spazzapan, si trasferì a Torino. La sua attività influenzò molti artisti e affascinò i collezionisti. Nel '59 presentò, al Circolo degli Artisti, con il gallerista Luciano Pistoi e Angelo Dragone, la mo- Iti alto "Senza titolo» di Mathieu Sotto «Scjuarc composti/ori trilli horse» diJackson Po/lock stra «Arte Nuova» dove vennero esposte, per la prima volta, le opere dell'Action painting americana, la scuola del Pacifico e il gruppo giapponese Gutai. Nel '60 fondò con Franco Assetto e Luigi Moretti l'International Center of Aesthetic Research (Icar), presidente Ada Minola. Nella sede di via Basilica 9 venivano organizzati dibattiti, audizioni musicali, presentazioni di libri e mostre. Sovente era Tapié stesso ad aprire la porta e ad accompagnare i visitatori. Nel 1962 nella Galleria d'Arte Moderna organizzò la mostra «Strutture e stile. Pitture e sculture di 42 artisti d'Europa, America e Giappone»: un confronto internazionale su un nuovo modo di vedere e intendere l'arte. Lisa Parola UN ITINERARIO IDEALE TRA CENTO CAPOLAVORI DA RISCOPRIRE Per rendere omaggio al critico francese Michel Tapié, la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino e la critica Mirella Bandini, in collaborazione con l'Espace d'Art Moderne et Contemporain de Toulouse, sono riusciti a riunire pezzi storici, opere importanti. Un centinaio di lavori provenienti da collezioni prestigiose come la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la Fondazione Palazzo Albizzini, la collezione Arturo Schwarz e un nutrito gruppo di gallerie private. Un centinaio di opere e 35 ingrandimenti di diapositive che testimoniano tutta l'attività di Tapié a Torino. Il catalogo è dei Fratelli Pozzo che già negli Anni 60 pubblicarono i testi del critico francese. L'esposizione è divisa in cinque sezioni che ripercorrono tutto il pensiero teorico di Tapié, dalla fine degli Anni 40 al «Barocco d'insiemi» dei primi Anni 60. Un centinaio di opere e nomi storici: Fautrier, Gorky, Pollock, Wols, Dubuffet, Tàpies, Mathieu, Capogrossi, Burri, Fontana, Hartung, Accardi, Kline, Appel, Riopelle, i Lettristi francesi, fino agli artisti giapponesi del gruppo Gutai. Un'intera sezione è dedicata all'attività dell'International Center of Aestetich Research, aperto a Torino nel 1960: spazio di promozione culturale internazionale e punto di raccordo tra le attività di Parigi, New York e Osaka. [1. p.] Tapié, un art autre Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea via Magenta 31. Informazioni: n. verde 167/015475 13 marzo-1 giugno, orario 9/19, lunedì chiuso Biglietti lire 10.000 intero, 5000 ridotto