CONFERENZE L'ingegner Filippo Burzio esperto in balistica di Filippo Burzio
CONFERENZE CONFERENZE L'ingegner Filippo Burzio esperto in balistica PROSEGUONO gli incontri sul pensiero di Filippo Burzio organizzato dalla Fondazione Burzio, dal Centro Studi Piemontesi e dal Circolo della Stampa. Mercoledì 12 aUe 18,30 in corso Stati Uniti 27, Vittorio Marchis, docente al Politecnico, parlerà di un aspetto della formazione di Burzio che molti forse ignorano. Burzio è noto soprattutto per i suoi scritti sul Piemonte, la storia e i suoi uomini illustri, ma anche perché è stato il primo direttore de La Stampa dopo la liberazione. In verità la sua preparazione non fu prevalentemente umanistica, ma tecnica. Si laureò nel 1914 al Politecnico e subito divenne assistente del professor Panetti e ricercatore di balistica. In particolare approfondì lo studio analitico e matematico del moto di un proiettile visto da un punto di vista meccanico e aerodinamico. Ma la ricerca non attirava più di tanto il giovane Burzio il quale, pur mantenendo contatti con il laboratorio di ricerca, preferì dedicarsi all'insegnamento della balistica all'Accademia di artiglieria di Torino e alla scuola di Applicazione. Questo suo distacco dal rigoroso ambiente del Politecnico favorì altri astri nascenti dell'ingegneria aeronautica come Ferrari, Gabrielli e Capetti. Burzio preferisce sviluppare tutta la sua passione per le arti umanistiche fino a diventare il primo direttore de La Stampa dopo la liberazione. In un capitolo del «Piemonte», fa osservare Vittorio Marchis, Burzio ripensa agli anni del Politecnico, ai suoi studi, ai compagni. Un pizzico di nostalgia, non di più. Ormai i suoi interessi erano rivolti altrove. [i. e]
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