JACQUES DERRIDA A TORINO
FILOSOFIA FILOSOFIA JACQUES DERRIDA A TORINO Venerdì 7 marzo inaugura i seminari di Estetica INVERO, noi percepiamo simultaneamente movimento e tempo, e se è buio e noi non subiamo alcuna affezione corporea, ma un certo movimento resta presente nell'anima, subito ci sembra che simultaneamente anche un certo tempo sia passato». E' un passo della «Fisica» di Aristotele, ma i suoi problemi, che hanno polarizzato l'attenzione di Kant, Hegel, Husserl, Heidegger, sono ancora aperti. Perché il tempo sembra uguale nel cielo, nella terra e nel mare, eppure pare che sorga nell'anima (se dormiamo senza sognare, non ci sembra che il tempo passi)? E se il tempo richiede un certo movimento nell'anima, che cosa si muove nell'anima, e dove? E perché quando dobbiamo rappresentare il tempo, che non ha immagine, ci serviamo di una linea, che sembra così adatta allo scopo mentre lo è ben poco, perché i punti della linea sono simultanei, mentre gli istanti del tempo sono successivi, altrimenti le cose di diecimila anni fa sarebbero contemporanee a quelle di oggi? Sono alcuni dei temi affrontati da Jacques Derrida in un suo saggio famoso, «Ousìa et grammè»; ne discuterà venerdì 7 marzo, alle 17, nella sede della fondazione «Luisa A destra Jacques Derrida Sotto Filippo Burzio Guzzo», in via Po 18. Nato ad Algeri nel 1930, Derrida è uno dei massimi filosofi contemporanei; dopo aver studiato e insegnato alla Ecole Normale Supérieure di Parigi, è attualmente Directeur d'études nella Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales e professore nella University of California at Irvine. Visiting professor in molte università italiane e straniere, ha ricevuto lauree honoris causa dalla Columbia University di New York, dalla New School for Social Research, dal Williams College, dalle Università di Essex, Cambridge, Louvain, Pecs e Craiova. La sua monumentale produzione (più di quaranta libri) è nota e tradotta in buona parte in italiano, da «La scrittura e la differenza», «La voce e il fenomeno» e «Della grammatologia», che lo imposero all'attenzione internazionale negli Anni Sessanta, sino a iniziative degli ultimi anni, come l'Annuario Filosofico Europeo, che dirige con Gianni Vattimo per l'editore Laterza, la collana «Opere scelte di Jacques Derrida» pubblicata dall editore Cortina, e il recentissimo «Il gusto del segreto», uscito a gennaio da Laterza.
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