Con coro e orchestra della Tempia lunedì 10 all'Auditorium Rai di 1. O.

IL TE DEUM DI HAENDEL IL TE DEUM DI HAENDEL Con coro e orchestra della ìèmpia lunedì 10 all'Auditorium Rai LA Stefano Tempia scende in campo con le sue schiere al completo: l'Orchestra e il Coro diretto da Massimo Peiretti. Sul podio, a dirigere tutti, Alberto Peyretti. Oltre a loro ci sarà, in veste di solista, il baritono Alberto Gazale; inoltre avranno modo di mettersi in evidenza i violinisti Bruno Laudi, Eilis Cranitch, Edoardo Oddone e Alessandro Conrado. L'appuntamento è per lunedì 10 alle 21 nell'Auditorium Rai, con due autori sommi come Vivaldi e Haendel. Del maestro veneziano saranno presentati la «Sinfonia in si minore "Al Santo Sepolcro"», il «Concerto in la minore op. 3 n. 8 per due violini, archi e cembalo» e il «Concerto in mi minore op. 3 n. 4 per quattro violini, archi e cembalo». La seconda parte sarà dedicata a uno dei lavori più significativi di Haendel, il «Te Deum in re maggiore» detto «di Dettingen», per non confonderlo con quello «di Utrecht», scritto in occasione della firma del trattato. L'opera era stata composta per le celebrazioni ufficiali, poi non avvenute, della vittoria di inglesi e austriaci contro l'esercito francese nel 1743 a Dettin- gen. Dopo alcune esecuzioni pubbliche, l'opera fu presentata al re Giorgio II nel Palazzo San Giacomo. Trattandosi di una lode di ringraziamento al Signore, il tono generale dell'opera è trionfale. Una curiosità: il «Dettingen» fu influenzato dal «Te Deum» del frate milanese Francesco Antonio Urio, da cui Haendel aveva già ricavato temi per il coro dei sudditi e la musica per carillon dell'oratorio «Saul». [1. o.]

Luoghi citati: Utrecht