VALCHIRIA IN FIAMME

STAGIONE RAI STAGIONE RAI VALCHIRIA IN FIAMME L'opera di Wagner in forma oratoriale LA proposta integrale, da parte della Rai, dell'«(Anello del Nibelungo» wagneriano in forma oratoriale giunge al secondo capitolo. Dopo «L'oro del Reno» che inaugurò la stagione in ottobre, l'Orchestra Sinfonica Nazionale presenta «La Valchiria», sempre sotto la direzione di Eliahu Inbal. L'articolazione degli appuntamenti, tutti al Lingotto, è questa: primo e secondo atto venerdì 7 alle 20,30 con replica domenica 9 alle 21; terzo atto giovedì 13 alle 20,30 e replica venerdì 14 alle 21. Nutrita e di altissimo livello la compagnia di canto scelta dal direttore artistico Sergio Sablich, che annovera: Stig Andersen (Siegmund), Hans Tschammer (Hunding), Alan Titus (Wotan), Tina Kieberg (Sieglinde), Sabine Hass (Brunhilde, nella foto piccola a fianco, con Eliahu Inbal), Nadine Denize (Fricka), Anne Schwanewilms (Gertrude), Sola Braga (Ortlinde), Elsa Waage (Waltraute), Silke Marchfeld (Schwertleite), Penelope Chalmers (Helmwige), Martine Borst (Siegrune), AnneMese Fried (Grimgerde), Annette Elster (Rossweisse). «La Valchiria» rappresenta un momento cruciale della leggenda nordica da cui Wagner ricavò i libretti: quello in cui il potere comincia a trapassare dagli Asi, gli Dèi nordici, alla razza umana. E' un vento di tempesta a introdurre l'opera recando in scena Siegmund, frutto di una relazione terrestre del dio Wotan. La seconda opera della Tetralogia è anche quella che ve.de esplodere 0 primo grande amore profano, addirittura incestuoso, tra lo stesso Siegmund e la sorella gemella Sieglinde; frutto di quell'amore sarà Siegfried, il guerriero designato a riscattare l'oro e l'anello fatato perduto. Personaggio cruciale dell'opera è la valchiria Briinhilde, la prediletta tra le nove fighe di Wotan nate dalla segreta relazione con Erda, dea della terra. La moglie legittima Fricka è disgustata dal rapporto incestuoso tra Siegmund e Sieglinde, e ancor più dal fatto che i due siano figli adulterini di Wotan; così impone al marito che, nel duello tra Hunding e Siegmund, sia quest'ultimo a soccombere. Brunhilde, incaricata dal padre di aiutare Hunding, disubbidisce. Allora è Wotan stesso a spezzare la spada a Siegmund, lasciandolo in balìa dell'avversario; poi, irato contro la figlia, benché la ami teneramente la condanna a perdere la divinità e a diventare donna terrena: dormirà'di un sonno magico, da cui la sveglierà un uomo che la possiederà. Briinhilde invoca almeno la protezione del fuoco, così che solo un eroe possa destarla: Wotan bacia la figlia e convoca il dio Loge, che fa scaturire intorno alla valchiria addormentata una barriera di fiamme. Leonardo Osella A TORINO IL DEBUTTO NEL 1 883 Per la terza volta nell'ultimo sessantennio la sede torinese dell'Ente radiofonico (Eiar ieri, oggi Rai), realizza la «Valkiria). I precedenti (naturalmente in lingua italiana) risalgono al settembre 1939 e all'agosto 1942. Prima del '39 c'erano state ben dieci rappresentazioni della «Valkiria» (tutte al Regio, tranne quelle del 1920 e del '38, rispettivamente al Chiarella e al Vittorio Emanuele), sicuramente l'opera wagneriana più eseguita a Torino (ovviamente dopo il «Lohengrin»), a cominciare dalla tournée Neumann nel maggio 1883. Otto anni più tardi, il 22 dicembre 1891, sotto la direzione di Vittorio M. Vanzo va in scena quella che è unanimemente considerata la «prima» italiana della «Valkiria». Fra le successi¬ ve edizioni merita una citazione particolare quella del dicembre 1914, che registra la contemporanea presenza di Teresina Burchi, l'unica autorevole Brunhilde italiana, e di Claudia Muzio nella sua unica performance wagneriana. Del gennaio 1932 e del marzo 1935 sono poi le edizioni dell'opera da considerare forse le migliori del ciclo «italiano»: l'una mette insieme la Helm Sbisà e la Turner, Fagoaga e Rossi Morelli, sotto la bacchetta di Max von Schillings; l'altra fa parte della prima Tetralogia allestita dal Regio. Bisognerà arrivare al maggio 1987 per ascoltare al Regio una «Valkiria» in versione originale e integrale, che verrà ripetuta, nell'ambito di una nuova Tetralogia, nel settembre 1988. [gi.gu.]

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