Anche in Italia prove tecniche di telelavoro

di telelavoro di telelavoro Gli Stati Uniti all'avanguardia, da noi sono quasi pronti i primi villaggi cablati LAVORARE restando a casa, collegati via computer alla propria azienda, evitando il traffico, dedicando più tempo alla famiglia, allo sport, alla cultura. Un sogno che per qualcuno è già realtà e sta diventando possibile per un numero via via maggiore di persone. Nel '95 negli Stati Uniti c'erano già otto milioni di telelavoratori, con una tendenza all'aumento che dovrebbe portarli a quaranta milioni nel 2010. In Europa la Gran Bretagna è in testa con 1,6 milioni, seguita da Francia e Germania. In Italia, invece, per adesso le esperienze di telelelavoro si contano sulle dita delle mani: a Telecom Italia con il servizio del «12» (elenco abbonati), all'Italtel, alla Seat, allo Cselt e in poche altre aziende. Ma intorno al telelavoro c'è oggi un vasto interesse, ci sono iniziative di vario genere che vanno dai progetti dell'Unione Europea fino al recupero, già in corso, di antichi abitati per trasformarli in «città cablate». Il telelavoro può essere dipendente o autonomo, si può telelavorare da soli o in luoghi decentrati (telecenter o telecottage), distanti dall'aziende dieci o diecimila chilometri. Condizione fondamentale è la disponibilità di telecomunicazioni avanzate, efficienti e affidabili; di computer più o meno potenti (dipende dal tipo di telelavoro); di modem per collegarsi alla rete telefonica. Quali lavoratori possono aspirare a diventare telelavoratori? Sicuramente gli addetti al telemarketing, i progettisti di software, i teleoperatori (come appunto quelli del 12), i programmatori, i tecnici di progettazione in Cad-Cam, gli operatori di Borsa oggi che le contrattazioni telematiche hanno soppiantato le concitate «grida» nelle «corbeilles», i traduttori, i giornalisti; molte grandi imprese europee e Usa hanno trasferito in India, Indonesia, Filippine, Singapore dove i costi sono minori, attività come l'elaborazione dati o la contabilità, biglietteria aerea e gestione carte di credito; quando si prenota per telefono una camera d'albergo o un posto in aereo ci sono ormai molte probabilità che l'operazione venga eseguita da un teleoperatore in Estremo Oriente. Quindi un universo potenzialmente molto vasto, frenato tuttavia nella sua espansione da vari ostacoli, per esempio dalle norme sul lavoro e dall'organizzazione centralizzata delle imprese; il progetto Mirti (Models of industriai ralations in telework innovation) dell'Unione Europea dovrà mettere a punto entro il '98 una serie di modelli di contralti di telelavo¬ ro. Nascono numerose iniziative per la creazione di reti telematiche, come quelle che coivolgono il Comune di Torino e la Regione Piemonte nel progetto Bangemann (che prevede 10 milioni di telelavoratori in Europa entro il 2000); o come quelle dell'Associazione dei lavoratori anziani della Banca Crt, la Cassa di Risparmio di Torino, che ha bandito un concorso, con tre premi da tre milioni, per tesi di laurea sul telelavoro discusse tra il 1° ottobre '95 e il 31 luglio '97 (vanno inviate entro il 15 settembre '97 al Gruppo Anziani Banca Crt, via Nizza 10, a Torino; informazioni allo 011/662.4641). Intanto, in una vallata ligure che si apre sul mare di Albenga, la Val Pennavaira, un paesino abbandonato da molti anni rinasce conservando intatte le sue antiche case ma riempiendosi di tecnologia telematica che lo metterà in contatto con il mondo intero. Colletta di Ca- atomico è confinato nel vuoto spinto e sarebbe immediatamente distrutto dall'aria. Esistono laser di altissima potenza capaci di fondere e tagliare metalli durissimi o anche di distruggere un satellite distante migliaia di chilometri ma nulla di questo appare possibile o anche naturale per un laser atomico. Al momento si tratta della classica soluzione in cerca di un problema (che non mancherà di essere trovato). Quasi certamente il laser atomico potrà diventare un ingrediente essenziale della nascente nanoingegneria, una tecnica con cui si costruiranno macchine sulla scala del nanometro (miliardesimo di metro) capaci delle imprese più mirabolanti, come l'assemblaggio mirato atomo per atomo cu complessi circuiti logici. O servirà ad altri scopi per noi ancora inimmaginabili, ma che voglio sperare non siano nefandi. Tullio Regge Politecnico di Torino stelbianco, restaurato dalla Sivim di Alessandria su progetto dell'architetto Giancarlo De Carlo e con la collaborazione di Telecom Italia, sarà un «borgo cablato». Da ogni casa si potrà accedere a tutti i servizi telematici attuali e alle future evoluzioni, dalla rete Internet al massimo livello di accesso, alla tv interattiva, alla rede Idsn che consente di usare videotelefono e teleconferenza. A restauro ultimato, nel '99, sarà il luogo ideale per telelavoratori, che potranno essere in contatto diretto con le proprie aziende pur abitando in un tranquillo villaggio medioevale in faccia al mare. Un esempio che già sta facendo scuola: c'è un progetto simile in valle di Susa, ad Altaretto, frazione di Gravere, una trentina di antichissime case abbandonate a 800 metri di quota. Vittorio Ravizza

Persone citate: Bangemann, Giancarlo De Carlo, Tullio Regge, Vittorio Ravizza