Giallo sul caso Gucci «Ritratta il superteste» di Paolo Colonnello

E' accusato di aver contattato i killer E' accusato di aver contattato i killer Giallo sul caso Gucci «Ritratta il superteste» Milano, l'avvocato: «Vuole riflettere e non essere l'unico ad aver parlato» MILANO. «Il mio cliente non ha ritrattato e per il momento non ha intenzione di farlo. Però non vuole rimanere con il cerino in mano, essere cioè l'unico ad aver parlato. Quindi ha solo bisogno di riflettere un po' perché si sente confuso». L'avvocato Manuela Marcasson, nuovo difensore di Ivano Savioni, il portiere d'albergo accusato di essere stato uno dei complici dei killer dell'omicidio di Maurizio Gucci, getta acqua sul fuoco. Ma non smentisce completamente l'ipotesi, circolata ieri mattina a palazzo di giustizia, che il suo cliente stia pensando di non confermare le ammissioni fatte nel primo verbale d'interrogatorio: 8 pagine nelle quali Savioni, interrogato dal gip Mauiizio Grigo, ammise di aver partecipato alla congiura di Patrizia Reggiani per uccidere il marito. Portiere in uno degli alberghetti di via Lulli, in una zona frequentata spesso da prostitute, sposato con due figli, Savioni, indicato come intermediario tra la presunta mandante Patrizia Reggiani e i killer, tra i cinque indagati finiti in carcere, è stato finora l'unico a confermare alcuni particolari dell'omicidio. Ed è quindi diventato un personaggio chiave dell'inchiesta, che, dopo i primi clamori degli arresti, sembra languire. Ma adesso che ha cambiato avvocato, anche Savioni sembra essersi in qualche modo pentito di aver reso una confessione «fuori dal coro», dato che gli altri indagati si sono sempre avvalsi della facoltà di non rispondere ai magistrati che li hanno avvicinati Maurizio Gucci Maurizio Gucci in carcere. E l'avvocato Marcasson, in questo caso, conferma. «Non so se deciderà di ritrattare. Bisogna prima vedere come avanza l'inchiesta. E' certo però che Savioni non vuole essere l'unico motore delle indagini. Ora ha deciso di prendersi una pausa di riflessione: non sa nemmeno se sta vivendo un incubo o nella realtà. Una mattina l'hanno prelevato e poi interrogato, con un avvocato d'ufficio. C'è chi dice che una confessione del genere ha anche più valore per il carattere della genuinità. Ma potrebbe anche essere una confessione resa nella confusione e nello choc dell'arresto». Ma cosa ha detto di così importante Savioni? «Questo non posso dirlo, per rispetto del cliente e per una questione di professionalità». Per quanto riguarda Patrizia Reggiani, i suoi nuovi avvocati Giovanni Maria Dedola e Gaetano Pecorella stanno mettendo a punto il piano per sottoporre la donna a una perizia medica-psichiatrica per accertare le sue reali condizioni mentali dopo un intervento chirurgico al cervello per l'asportazione di un tumore. Il primo legale della donna, l'avvocato Marco De Luca, aveva sporto due denunce contro le fughe di notizie che avevano accompagnato gli arresti, facendo finire sotto inchiesta il dirigente della Criminalpol Filippo Ninni. Infine ieri il pm Nocerino ha interrogato alcuni testimoni per inquadrare la posizione di un paio d'indagati. Paolo Colonnello

Luoghi citati: Milano