La follia firma un'ora di terrore

Lucca, col focile l'uomo ha aperto il fuoco anche su poliziotti e carabinieri: ferite due persone Lucca, col focile l'uomo ha aperto il fuoco anche su poliziotti e carabinieri: ferite due persone La follìa firma un'ora di terrore Uccide la moglie e si spara LUCCA. Un colpo secco, preceduto da una raffica di fucilate, ha zittito la folla e messo fine al dramma della follia. Due morti, due feriti, un quartiere nel terrore. E poteva essere una carneficina. Barricato in casa l'uomo impazzito ha sparato su chi gli è capitato a tiro. Ha colpito la moglie, freddandola al secondo colpo, ha mirato a un vicino di casa, gli ha spappolato un occhio e lesionato i polmoni, ha sparato su un poliziotto e gli ha trapassato un fianco, da parte a parte. Poi Giuseppe Bianchini, 59 anni, idraulico, ha appoggiato a terra il calcio del fucile e si è sparato alla gola. E' morto sul colpo. Erano le 11, ma soltanto alle 14 gli uomini dei reparti speciali della polizia provenienti da Roma hanno forzato la porta dietro la quale l'omicida suicida era riverso in una pozza di sangue. Fino al giorno prima Giuseppe Bianchini era per tutti un uomo nonnaie, benestante, solide radici contadine, qualche dissidio con un ex confinante di campo. Le solite cose, la vita di sempre, le fatiche di ogni giorno. Ma per Bianchini quella discordia era diventata un tarlo che lentamente gli ha bucato la mente. Non ci sono ombre nella sua vita, non si trovano altre tracce, non si sa a quale altra ipotesi imputare la molla scatenante che ieri ha cancellato due vite e minato la salute di due persone. La folle sequenza comincia intorno alle 10,30 alla periferia di Lucca, nel tranquillo quartiere di San Filippo, case basse e villette ai margini della campagna. Bianchini è solo nella sua «colonica» a due piani. Chiama la guardia di finanza al 117. Dice: «Voglio denunciare delle persone che mi hanno rovina-

Persone citate: Bianchini, Giuseppe Bianchini

Luoghi citati: Lucca, Roma