«Dobbiamo imporre regole a chi le ha dimenticate»

«Dobbiamo imporre regole a chi le ha dimenticate» «Dobbiamo imporre regole a chi le ha dimenticate» ROMA INISTRO Bindi, il professor Carlo Flamigni la invita ad aprire i cassetti per leggere il lavoro di una commissione di studio che è stata presieduta dall'ex ministro Guzzanti. «Conosco la relazione di cui parla Flamigni. Sarebbe stato Guzzanti la persona che più naturalmente avrebbe dovuto tradurre in un provvedimento legislativo quello che era stato predisposto quando presiedeva la commissione, e non lo ha fatto». Dunque quel lavoro verrà buttato via. «Non ho intenzione di buttare via nulla». Ma altre commissioni si apprestano a studiare il problema. «La mia e stata una scelta molto precisa. All'inizio del mio mandato ho ricordato che il Parlamento deve fare urgentemente una legge sulla bioetica perché il nostro Paese è fuori dall'Europa. Avrei anche potuto adottare un provvedimento che contenesse aspetti che regolamentavano i profili sanitari. Ma e un passo che nemmeno i miei predecessori hanno fatto perché la commissione di Bioetica desiderava esprimersi sulle questioni fondamentali». Ma lei aveva le risposte della commissione Bioetica. «Io ho le risposte della commissione nazionale di Bioetica ma non voglio che il Parlamento si sottragga al dovere di riflettere su questi temi. Non volevo che una normativa che contenesse i pratili sanitari diventasse un alibi per rimandare il problema. Ma a seguito di comportamenti come quello dell'annuncio di Porta Portese un provvedimento si doveva prendere». A questo proposito. Il medico che ha messo l'annuncio sostiene che questa ordinanza non lo tocca perché lui non paga le donatrici, ma rimborsa loro solo le spese. «Non può dare il rimborso spese. Perché la mia ordinanza esclude non solo la commercializzazione, ma vieta la remunerazione. Non ci deve essere passaggio di denaro di nessun genere. E deve smettere di fare pubblicità». E se continuasse a dare il rimborso spese o a fare pubblicità? «Allora scatteranno provvedimenti». Sono anni che si parla di una legge che regoli la fecondazione assistita. Quando si arriverà al traguardo? «Presto. Adesso non scappa più nessuno. C'è un forte interesse della gente su questi temi. La prossima settimana comincerà l'unificazione dei 12 progetti di legge. E intanto per tre mesi con l'ordinanza siamo tutelati su tre aspetti fondamentali. Ed è anche arrivato il momento di fare un appello ai medici che si occupano di un problema serio come quello della sterilità». Quale? «Quello di ricercare dentro di sé il fine etico della loro professione. Perché da fuori è difficile regolamentare. Quando si arriva a imporre una regola dall'esterno è perché qualcuno l'ha dimenticata». «Non bastano le conclusioni della commissione Bioetica: su temi così importanti deve esserci una riflessione del Parlamento Il commercio di ovuli sarà combattuto in ogni modo»

Persone citate: Bindi, Carlo Flamigni, Flamigni, Guzzanti

Luoghi citati: Europa, Roma