Berna, fondo «per tutte le vittime»

Se la proposta del Presidente passerà, i finanziamenti saranno presi dalle riserve auree Se la proposta del Presidente passerà, i finanziamenti saranno presi dalle riserve auree Berna, fendo «per tutte le vittime» Dalla povertà agli orrori dell'Olocausto BERNA. Il presidente svizzero Arnold Koeller ha proposto l'istituzione di un fondo di solidarietà da destinare anche al risarcimento delle vittime del nazismo. Davanti al Parlamento in seduta congiunta, Koeller ha suggerito che il fondo, da creare entro l'anno prossimo, sia dotato di 7 miliardi di franchi svizzeri (oltre 7500 miliardi di lire) prelevati dalle riserve auree del Paese, e riservato ad aiuti per «le vittime della povertà, delle catastrofi, del genocidio o di altre gravi violazioni dei diritti umani oltre che, ovviamente, per le vittime dell'Olocausto». La proposta del presidente non ha alcuna relazione con le indagini in corso per determinare l'ammontare dei depo¬ siti degli ebrei uccisi durante la Seconda Guerra Mondiale e ancora giacenti nelle banche svizzere, ma appare comunque come un segnale di distensione verso le comunità ebraiche, dopo le durissime polemiche sul ruolo di forziere dei nazisti svolto dalla Svizzera durante gli anni del regime hitleriano. Il fondo «rafforzerà la tradizione umanitaria della Svizzera e sarà una prova della nostra gratitudine per essere stati risparmiati dalle due guerre mondiali», ha osservato Koeller. Con questa iniziativa, ha aggiunto il presidente, gli svizzeri «faranno del bene a quanti hanno sopportato indicibili sofferenze 50 anni fa». Il Consiglio Federale, il governo svizzero, ha accolto favorevolmente la pro¬ posta del presidente e ne metterà a punto i dettagli concreti. Dovrà essere comunque il Parlamento a dare l'approvazione definitiva, che non è scontata. I conservatori, infatti, già annunciano battaglia. Christof Blocher, industriale e leader politico nazionalista, ha commentato con sprezzo il progetto di Koeller: «Ha perso la testa», ha detto. Il presidente ha escluso che per finanziare il fondo di solidarietà saranno necessarie nuove tasse, ma basteranno invece i profitti «della gestione delle riserve auree della banca centrale». Inoltre, lo stesso fondo sarà amminsitrato in modo da essere produttivo e da potersi cosi arricchire da solo di centinaia di milioni di franchi all'anno. «Dovrà esse¬ re qualcosa di duraturo, che avrà effetti in Svizzera e all'estero anche per 10, 20 o 50 anni a partire da adesso», ha affermato Koeller, secondo il quale la ripartizione dei fondi sarebbe per metà riservata a iniziative in Svizzera, mentre l'altra metà andrebbe spesa all'estero. Immediate e molto positive le reazioni della comunità ebraica internazionale. Da Israele ha espresso soddisfazione Avraham Burg, capo dell'Agenzia ebraica, il quale ha parlato di «una prima e importante vittoria della posizione morale per la quale abbiamo tanto combattuto». Le organizzazioni ebraiche sostengono che nelle banche elvetiche restano 7 miliardi di dollari appartenenti a vittime dell'Olocausto. [Agi-Api SS: S A destra, il presidente svizzero Arnold Koeller Sotto, sacchi di oro prelevati dai nazisti nelle banche centrali dei Paesi occupati e Jean Ziegler Oltre 7500 miliardi: i conservatori annunciano che daranno battaglia «Koeller ha perso la testa» Israele: «Una prima vittoria del principio morale per cui abbiamo combattuto»

Persone citate: Arnold Koeller, Avraham Burg, Blocher, Jean Ziegler, Koeller

Luoghi citati: Berna, Israele, Svizzera