Riemerge dall'oceano il fantasma di Barbanera di Franco Pantarelli

Riemerge dall'oceano il fantasma di Barbanera Riemerge dall'oceano il fantasma di Barbanera Affondò nel 1718, è in ottime condizioni. Timori di razzie da parte dei cacciatori di tesori // relitto della sua nave localizzato sulle coste delNorth Carolina NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Un fantasma cattivo che torna dal passato: la «Queen Anne's Revenge», la leggendaria ammiraglia del pirata Barbanera, è stata trovata al largo di Beaufort, in North Carolina, dove affondò nel giugno del 1718. Il relitto si trova a soli sette metri sotto il livello del mare e i sommozzatori che lo hanno «visitato» dicono che si trova in ottime condizioni, i suoi famosi 40 cannoni sono tutti li, comprese le grandi palle pronte per essere sparate, ed anche alcuni dei moschetti con cui gli uomini di Barbanera terrorizzavano le popolazioni di quelle coste degli Stati Uniti e degli interi Caraibi sono stati trovati. Il luogo esatto in cui il relitto si trova non è stato rivelato (anzi, la stessa notizia del ritrovamento, avvenuto a novembre, fi¬ nora era stata tenuta segreta) per evitare che i «cacciatori di tesori» lo raggiungano e lo saccheggino. Di tesori veri, intesi come scrigni colmi di dobloni e gioielli, non ce ne sono perché quando la nave affondò dopo essere finita sugli scogli, Barbanera e i suoi uomini riuscirono a trasferire tutto sulle altre navi della sua immensa flotta. Ma qualunque «pezzo» di quella nave - ora che le gesta del pirata non fanno più paura ed anzi hanno il fascino della leggenda - è preziosissimo. Lo Stato del North Carolina, che ha finanziato la ricerca condotta dagli archeologi marini Richard Lawrence e Philip Masters - hanno passato dieci anni a consultare antiche mappe prima di concentrarsi in una zona di dieci miglia quadrate in cui hanno fatto entrare in azione dei sofisticati rilevatori di metalli - conta di riportarla a galla così com'è e di esporla in un museo. Il suo nome era Edward Teach, era alto, grosso, con un appetito formidabile e un vocione che faceva tremare. Era anche crudelissimo. Si sa di nemici torturati da lui personalmente per puro divertimento e le cronache hanno tramandato un episodio in cui un suo prigioniero fu costretto a mangiare le proprie orecchie. Per la gente che abitava quelle coste divenne noto come Barbanera perché aveva appunto una lunga barba nera che gli arrivava fino alla pancia. Quando i suoi uomini piombavano in un villaggio rubando tutto quello che c'era da rubare, avevano anche l'incarico di rapire le ragazze più belle e di portarle al capo. Lui, prima di «prenderle», le costringeva a pettinargli per benino la barba, sistemandola in lunghe trecce. La «Queen Anne's Revenge», considerata imbattibile con i suoi 40 cannoni, era il suo fiore all'occhiello. L'aveva ottenuta riadattando un mercantile francese, il «Concorde», che aveva catturato durante una delle sue scorribande. Quando affondò al largo di Beaufort, si dice, i suoi uomini rimasero sbalorditi nel vedere Barbanera piangere. Giurò tremenda vendetta, ma non riuscì a consumarla. Le autorità inglesi, decise a farla finita con lui, armarono un'apposita flotta in Virginia per dargli la caccia. Il loro intento era di catturarlo e di mostrarlo alla popolazione, sconfitto e umiliato, per «rincuorarla». Lui però morì in battaglia, e allora gli inglesi gli tagliarono la testa e la portarono in giro per tutti i Caraibi appesa al bompresso di una loro nave. Franco Pantarelli

Persone citate: Barbanera, Edward Teach, Philip Masters, Richard Lawrence

Luoghi citati: New York, North Carolina, Stati Uniti, Virginia