IL CONSENSO TUTELA LA NATURA di Gianni Vattimo

IL CONSENSO TUTELA LA NATURA IL CONSENSO TUTELA LA NATURA DOMANDA «bioetica» inquietante: Hitler non sarà stato un ditensore dei diritti .naturali» dell'embrione? Preoccuparsi di garantire che solo individui sani e capaci di generare figli ben riusciti potessero procreare non era forse un modo di difendere i diritti della prole, anche contro l'esplicita volontà delie persone, non degli embrioni, coinvolte nell'operazione, a cui non si domandava se volessero o no essere sterilizzate o. nei casi peggiori, eliminate? L'esempio è volutamente paradossale. Ma intende suggerire che c'è sempre un rischio di violenza là dove si vogliono fondare norme etiche, invece che sul consenso razionale (argomentato e intorniato) delle persone direttamente coinvolte, sulla difesa di diritti naturali i cui titolari non possono essere interpellati. Se lo Stato o la Chiesa vogliono ditendere i diritti dell'embrione contro quelli della madre, per esempio vietando sempre e in ogni caso l'aborto, non si realizzerà appunto una situazione di questo genere? Ciò che va notato, comunque, e che anche in questo caso estremo sono in contrasto due personalità effettivamente formate: non la madre e l'embrione, cioè, ma la madre e i rappresentanti della legge civile o ecclesiastica, che dicono di parlare a nome dell'embrione. Più in generale, ciò che si presenta come diritto naturale dell'embrione e ciò che qualcuno considera, ammette e rivendica come tale. Anche nel richiamo a un diritto di natura che verrebbe prima di ogni libera stipulazione sociale, in realta ci si riferisce a una stipulazione, in cui si danno domande e risposte, in base a principi che qualcuno - cioè un soggetto capace di entrare in dialogo - intende far valere come tali. In gran parte dei dibattiti che si Gianni Vattimo CONTINUA A PAG. 10 PRIMA COLONNA

Persone citate: Hitler