La nostalgia in passerella di Maria Giulia Minetti

Milano lancia nuovi stilisti, ma molte collezioni guardano al passato. Piacciono i completi di Mila Schòn Milano lancia nuovi stilisti, ma molte collezioni guardano al passato. Piacciono i completi di Mila Schòn La nostalgia in passerella E' sfida tra Estrada e Forteza MILANO DAL NOSTRO INVIATO Sottile come una figura di Giacometti. I capelli appiccicati alla testa, illuminati da una frezza bianca, alla maniera di Crudelia Demon. Quasi un bagliore, virtualmente riflesso dalla grande luna sul boccascena. E' lontana anni luce da ogni volgarità la moderata signora di Mila Schòn che, il prossimo autunno, sfoggerà guanti intonati a impeccabili completi doublé color banana, panna, grigio e beige stampato coccodrillo. La interpreta a meraviglia Benedetta Barzini che incede altera con scarpe a tacco basso, mantello dalle sforbiciate geometriche e abito scandito da impunture trasversali. Un genere bon ton, adattissimo alle due probabili first lady milanesi Fumagalli e Albertini. Studiato per signore di centrodestra che, al massimo, osano veli sovrapposti e cedono al fascino di un vestito in panno percorso da una «colata» di tessuto effetto cremino sciolto. Con simili mise persino Lorena Forteza sembra una candidata alla lista civica. In pedana accanto a Mila Schòn circondata da toilette grondanti oro come un forziere di Ali Babà - esce Anna Dominici, giovane stilista da qualche tempo impegnata a rivitalizzare la griffe (un giro d'affari di 500 miliardi). Il sistema moda si rigenera attraverso le new entry, ritrova energia grazie ai nuovi talenti che, come un'iniezione di Gerovital, svecchiano il settore assicurando la continuità. Piccoli stilisti crescono e sono un esercito, prevalentemente made in Italy. Non solo figli d'arte. Ad Angela Missoni e Laura Giugiaro, si aggiungono per esempio Lawrence Steele e il sardo Antonio Marras per «Piano Piano Dolce Carlotta». Poi, ecco Francesco Martini, 22 anni, nipote di Enrico Coveri che ora firma la linea You Young e lancia l'abito tascabile da ripiegare in una busta. Mentre Rossella Tarabini, primogenita di Amia, debutta sabato con la collezione Blumarine. Gioca su due tavoli il partenopeo Antonio Dell'Acqua che, oltre alla sua linea, disegna i capi del marchio Alma(70 miliardi di fatturato), presentati ieri sera. Dell'Acqua, 34 anni - gavetta in aziende quali Genny, Maska e Les Copains - per Alma rivisita le atmosfere della Berlino Anni Venti. E si rifa ai dipinti di Otto Dix, gciale nella riprodurre la pingue e trucida borghesia dei pescicani, costellata di donne truccatissime, caricaturali. Creature equivoche, dure, in top-lingerie ricamati, marabù, spesse calze color carne con tanto di cuciture rosse, scarpe bondage. Le malefemmine-chic intrigano la Vanoni in prima fila. Ieri, exploit in Fiera pure per la griffe Marchese Coccapani, dove Lorena Forteza e Natalia Estrada si sono sfidate in pedana. Duello di sorrisi fra le due che si dicono amiche. Peccato che, poco prima nel backstage, la Estrada contasse ansiosa le righe di un articolo sulla rivale. Compaiono in tandem soltanto per Coccapani, pronte a ballare il flamenco con abiti di velluto stile Fortuny e pizzi trasparenti. Trenta milioni per avere in esclusiva la Estrada. Venti per l'onnipresente Forteza (arruolata in 12 sfilate). «Un ciclone se la porterà via?», si chiede il pubblico colto da overdose. A Carla Bruni, invece, non bastano 50 milioni per sganciare un sorriso da Swish. L'imbronciata top, affianca le sorridenti Carol Alt e Eva Herzigova. Il trio recita le Charlie's Angel. Ragazze con la pistola da fumetto, si¬ gillate in completi di vinile lucidi come i pavimenti di una maniaca massaia. Sotto il vestito, anzi sotto la giacca, basta un tanga. Ma si può uscire anche coperti soltanto dalla biancheria intima. Basta mettersi una mano davanti e una dietro. Così insegnano gli indossatori a una sbalordita platea. Trampoli con zoppa e velluti a profusione tengono banco da Rocco Barocco, promotore di una femminilità romantica, fatta di cappotti dalle spalle spioventi. Scandita da sottovesti charleston, prugna e viola e gialle, punteggiate con svenevoli volant. Libera e gitana è la Burani-girl: grembiuli a fiori, corti o lunghi, zatteroni, chiome alla Battisti. Roberta di Camerino sceglie dieci mimi per presentare maglieria trompe l'oeil. Abiti tempestati di squame e bluse tridimensionali, cerne schiene di dinosauro, sono novità firmate Sanlorenzo. Antonella Amapane Molto contese Lorena e Natalia Dietro i sorrisi spuntano le gelosie L'altra sfilata SPAZZATURA. Tutti aspettano Lorena Forteza, da Mila Schòn, anche se è chiaro che non ballerà il flamenco (i vestiti sembrano tutti ispirati alle caste corazzine bianche predilette ai suoi tempi da Ethel Kennedy), ma intanto, fra il pubblico, gli sguardi se li tira addosso Marta Marzotto, Dio la benedica, che arriva con occhiali a cuore imbrillantati e infiorati, addosso una gran giacca da mandarino cinese, e subito - visto che si tarda a incominciare - va via e ritorna con una palandrana diversa, seta tovagliata blu pavone. Spiega entusiasta che s'è portata dietro un saccone della spazzatura («Ma pulitissimo») pieno di ricambi: «Visto che si sta chiusi qua dentro (nel palazzone fieristico, cioè) tutto il giorno, e io ho voglia di mettermi una cosa nuova a ogni sfilata, magari anche due». REIETTI. Bivaccano tristi sul limitare proibito delle sale da sfilata allievi dell'Istituto europeo di design. I mastini dell'atrio li hanno dribblati, ma la placcatura del servizio d'ordine di sala è stata inesorabile. Hanno faccette da adolescenti, ma ostentano la divisa nera d'ordinanza degli «addetti» alla moda. Piera Chierzi, diciannovenne, butta là: «Non sarebbe bollo che almeno due o tre posti fossero riservati agli studenti?». Bellissimo. Perché gli stilisti non ci pensano su? DONNE E MOTORI. Seguendo l'inquietante cartello indicatore «Pasticceria e toilette» si passa davanti allo stand della birra Peroni, rifugio di attrezzisti e fotografi, con una bionda da reclame dietro il banco. Anche lei una studentessa universitaria come tutti gli avventizi che lavorano qui? Macché. «Io faccio il meccanico» annuncia la fresca ragazza, Manuela Cazzaniga di Limbiate, che lavora nell'officina di famiglia. «Guardi le mani», e le tira fuori belle rosse e ruvide. «Lavoro alle fiere tanto per cambiare. Qualche volta mi stufo di aggiustare macchine». BLACK IS BEAUTIFUL Passa Carla Bruni, faccino delizioso, capelli sabbia e frangetta. Andandole dietro si arriva all'agenzia Riccardo Gay, la più importante in città. Dentro c'è anche un buffet. A un tavolino tre modelle nere, Margareth Lahoussaye-Duvigny, martinicana; Adja Kou libai j, maliana; Kim Carpenter, del Minnesota. Deliziose, Margareth proprio stupenda Eppure depresse. «Momento gramo, per noi "black"», spiega Margareth. «Anche i Missoni, che mi adorano, mi hanno detto: "Sai quanto ci piaci, ma adesso non ti vogliamo"». Adesso? «Sì, per le collezioni dell'inverno noi nere non andiamo. Per la moda siamo soltanto uccelli tropicali, capisce? Assurdo». Intanto però oggi )e vedremo tutt'e tre da Stéphan Janson, un anticonformista. BELL'ITALIA, AMATE SPONDE. Sconcertanti e inopinati, fra giornaliste e modelle, Federico II di Svevia, l'imponente Costanza imperatrice e un fido armigero si ergono «larger than lite» in mezzo alla stand della Puglia, che con un giochetto di parole: A Milano la Puglia è di moda (sarà vero?) s'è intrufolato in Fiera. 1 mantelli svevi di Federico e signora, ma anche la cotta dell'armigero, sono di quelli che non sfuggirebbero all'attenzione di Marta Marzotto, potrebbe anche impossessarsene. Attente, ragazze, avviso le due standiste, potrebbe arrivare la Marzotto. E loro, in coro: «Già venuta». Poi però si scopre che è venuta al pranzo offerto dalla regione Puglia al Biffi Scala mercoledì scorso. Bel parterre, c'erano anche Ferré e Trussardi. E i costumi? «Le sono piaciuti da matti». Visto? Maria Giulia Minetti contese a e Natalia i sorrisi ano osie Lorena Forteza indossa un abito di Rocco Barocco presentato ieri all'apertura delle sfilate della moda autunno-inverno In alto Carla Bruni mentre sfila per Swish Jeans In basso a sinistra Eva Herzigova con un modello di Rocco Barocco

Luoghi citati: Limbiate, Lorena, Milano, Minnesota, Puglia