Un test per la morte di R. Cri.

Un test per la morte Un test per la morte Londra, esami genetici per svelare l'ora dell'addio LONDRA. Tempo pochi anni e l'ora della nostra morte potrebbe non essere più un mistero: un test genetico la predirà, almeno dal punto di vista della salute fisica. Il calcolo terrà conto dei possibili interventi terapeutici e offrirà la data-limite di sopravvivenza, un traguardo raggiungibile purché non si cada vittima di disgrazie imprevedibili e si consumino con moderazione tabacco, alcol e cibo. Di questa prospettiva si è parlato a Londra in un convegno della Royal Society intitolato «La genetica umana, incertezze e implicazioni finanziarie all'orizzonte», di fronte a scienziati e assicuratori. Un «mix» che può sembrare curioso, ma il mondo delle assicurazioni segue in maniera assai attenta tutti i progressi della genetica, considerandoli cruciali per il futuro mercato delle polizze. A detta del domenicale britannico «Independent on Sunday», che ieri ha dedicato un articolo al problema, l'ora della morte è ormai pronosticabile grazie alla scoperta dei cosiddetti «telomeri» nei cromosomi, che agiscono come una specie di timer, regolando a livello cellulare l'orologio biologico dell'organismo. A giudizio del professor Steve Jones, docente di genetica a Londra, i test per il calcolo della lunghezza della vita sono destinati a diventare presto routine. Secondo alcuni esperti, potrebbero addirittura essere disponibili entro cinque anni. [r. cri.]

Persone citate: Steve Jones

Luoghi citati: Londra