Si ribella ai rapinatori Ucciso

A Sorrento A Sorrento Si ribella ai rapinatori Ucciso NAPOLI. I tratti del viso resi irriconoscibili dalie calze di nylon, le armi in pugno e la determinazione di chi ha in mente un colpo facile. Quando entrano nella birreria, ci sono decine di clienti arri vati lì per passare il sabato sera. Tutti obbediscono ai rapinatori che li vogliono chini sui tavoli e con le mani bene in vista Uno soltanto esita, li fissa quasi incredulo, risponde con una domanda al bandito che gli chiede cos'abbia mai da guardare: «Chi; fai, mi spari?». Per l'altro è un insulto e parte la fucilata. L'uomo finisce ammazzato. Li hanno presi lutti, nel giro di poche oro. Quattro pregiudicati in cerca di bottino e approdati in un locale a Lettere, paese sulle colline della penisola sorrentina, sono i responsabili del tentativo di rapina costato la vita ad un geometra. Massimo Renzullo, 41 anni. Era venuto da Pozzuoli, dove lavorava al ('.ormine, con un gmppo di amici per mangiare un panino e chiacchierare nella birreria Spectrum, meta di centinaia di persone soprattutto ini fine settimana. Per la sua morte i carabinieri hanno fermato ieri pomeriggio Vincenzo D'Amora, 25 anni, Giovanni Innacco, di 30, lutti e due di Sani 'Antonio Abate, un Comune vicino a Lettere, dove abita il terzo complice, Vincenzo Nastro, di 36 anni. Con loro c'era Salvatore Mercurio, 25 anni, affiliati) al clan un tempo guidato dal boss Carmine Alfieri, ora diventato pentito. E' stalo lui ad uccidere {m. c.|

Persone citate: Antonio Abate, Carmine Alfieri, Giovanni Innacco, Renzullo, Salvatore Mercurio, Vincenzo D'amora, Vincenzo Nastro

Luoghi citati: Napoli, Pozzuoli, Sorrento