«Pillola tra sposi, perdono a metà»

13 La Chiesa ribadisce il suo no alla contraccezione e alla sessualità fuori del matrimonio «Pillola tra sposi/ perdono a metà» Documento del Vaticano: ma è necessario il pentimento CITTA' DEL VATICANO. Ancora un «no» vaticano alla contraccezione e alla sessualità fuori del matrimonio. L'ultimo documento, uscito ieri e a cura del Pontificio Consiglio per la Famiglia, è di un genere letterario diverso dai precedenti: si tratta infatti di un «vademecum» per i confessori. E scopriamo tra le righe la possibilità di vie di uscita - in pratica l'assoluzione - per chi usa metodi artificiali di controllo delle nascite. I princìpi sono ripetuti ancora una volta: il matrimonio è inscritto nel piano divino e l'atto coniugale ha due finalità inscindibili, cioè di unione della coppia e di procreazione. Sul piano dei princìpi, si ribadisce che la Chiesa combatte la contraccezione, di cui si ripete più volte nel testo che ha una «intrinseca malizia», perché «si oppone gravemente alla castità matrimoniale». I mezzi leciti sono quelli naturali perché così i coniugi «sempre fondamentalmente aperti al dono della vita, vivono la loro intimità solo nei periodi infecondi, quando vi sono indotti da seri motivi di paternità e maternità responsabile». Nel paragrafo 3 trova un riconoscimento la responsabilità che hanno marito e moglie nel decidere «sulla dimensione della loro famiglia». In nota però si circoscrive l'affermazione, ribadendo che i coniugi cristiani «non possono procedere a loro arbitrio», ma devono seguire il Magistero «che in modo autentico» interpreta il Vangelo. Paradossalmente, nel caso dell'aborto c'è maggiore comprensione, a patto però che il pentimento sia sincero. Fin qui i princìpi. Ma il «vademecum» si rivolge ai confessori, ed ha lo scopo di uniformare i loro atteggiamenti verso chi ha dei peccati da riferire, suggerendo allo stesso tempo i criteri per assolvere o no. Dopo aver ribadito che il sacerdote deve comportarsi «con prudenza e discrezione», il documento vaticano ribadisce che l'assoluzione per i peccati di contraccezione si impartisce solo se oltre al pentimento c'è il proposito di non ricadere nel peccato. La legge generale enunciata si presenta ferrea. Ma al punto 8 arriva all'improvviso una rilevante eccezione: «E' da ritenere sempre valido il principio, anche in merito alla castità coniugale, secondo il quale è preferibile lasciare i penitenti in buona fede in caso di errore dovuto ad ignoranza soggettivamente invincibile, quando si preveda che il penitente, pur orientato a vivere nell'ambito della vita di fede, non modificherebbe la propria condotta, anzi, passerebbe a peccare formalmente». La scappatoia vale dunque per quei casi in cui la convinzione è talmente radicata, per ignoranza o educazione ricevuta, che scalzarla provocherebbe in qualche modo, all'interno della psiche, una sorta di «male maggiore». Al contrario, non si possono accettare le motivazioni di quanti si barricano dietro una presunta propria debolezza e occorre poi sempre indagare gli atteggiamenti di entrambi i coniugi, per capire dove si annidi la «coopcrazione al male». Questa tutta speciale investigazione all'interno della vita sessuale delle coppie cattoliche sarà efficace se unita ad una «incessante e capillare catechesi» sul significato dell'a¬ more e se verranno istituiti consultori e centri per informare bene sui metodi naturali. Ai sacerdoti, il Pontificio Consiglio per la Famiglia chiede uniformità di criteri nel confessare e nell'assolvere; ai vescovi va il compito di vigilare «con particolare cura» a questo proposito. Il Vaticano sa bene che i sacerdoti possono dare o negare l'assoluzione anche in maniera un po' arbitraria. Su matrimonio e morale però non si discute più, avendo il Papa stesso giocato la sua credibilità sui temi della morale, unica barriera da opporre alla decadenza di questa fine secolo. Luca Tornasi I sacerdoti potranno essere più indulgenti con chi confessa di usare metodi contraccettivi, che restano comunque vietati

Persone citate: Luca Tornasi I

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano