Napoli, disoccupato vive sul marciapiede

Napoli, disoccupato La pizza «in corsia» vive sul marciapiede vietata al Cardarelli Ha trasferito i mobili di casa sulla strada j Napoli, disoccupato vive sul marciapiede NAPOLI. Ridotto sul lastrico. Un modo di dire che va invece preso alla lettera per raccontare l'indigenza di un disoccupato napoletano, costretto a vivere in strada con moglie e figlio. Luigi Di Perna, 38 anni, si è costruito infatti una sorta di monolocale al quale mancano «soltanto» le pareti e un tetto. Quando ha subito il terzo e ultimo sfratto, ha preso letto matrimoniale, tavolo, fornello e televisore ed ha occupato un angolo di marciapiede alle spalle del Teatro Mercadante, a pochi metri da piazza Municipio. Qui da 15 giorni dorme sotto le stelle insieme con la moglie e il figlio più piccolo, di 11 anni. 11 figlio maggiore, diciannovenne, ha rinunciato per la vergogna a seguire la famiglia e ha preferito stabilirsi dai nonni. «Non sapevo più dove andare - ha spiegato Di Perna - ero disperato, così ho pensato che qua dietro non avrei dato fastidio a nessuno e potevo vivere in pace». E nessuno osa accanirsi contro la famigliola già duramente segnata dalla sorte. Polizia e vigili urbani nei servizi di pattugliamento passano sovente davanti all'«accampamento», ma tirano dritto senza multare i senza tetto per occupazione di suolo pubblico. Di Perna, disoccupato da una vita, si arrangia vendendo fazzolettini di carta ai semafori. Qualche volta combina affari di poche lire con i militari americani che sbarcano al vicino porto. '(Al massimo potrei permettermi ima pigione di 250 mila lire al mese, e a questo prezzo non si trova nulla», racconta. Nel quartiere si è aperta una gara di solidarietà. 1 camerieri di mi ristorante portano ogni giorno pasti caldi e gli addetti del teatro forniscono l'energia elettrica per alimentare il televisore. «Ma guardiamo la tv solo la sera per non approfittarne troppo», si schermisce il disoccupato. [e. 1. p.l

Persone citate: Di Perna, Luigi Di Perna

Luoghi citati: Napoli