Cofferati (Cgil) di R. Int.

Cofferati (Cgil) Cofferati (Cgil) «Non condivido proprio nulla» ROMA. «Nulla di nuovo e nulla di condivisibile nell'idea che il dottor Romiti ha delle relazioni e degli impianti contrattuali». Cosi il segretario generale Cgil, Sergio Cofferati, ha replicato alle affermazioni del presidente Fiat sulla necessità di rivedere l'accordo del luglio '93. «1 Livelli contrattuali - ribadisce Cofferati - debbono restare due». La critica ai ritardi del governo in materia di occupazione7 «Se Romiti è d'accordo con me aggiunge il leader Cgil - dovrebbe chiedere l'immediata applicazione dell'intesa firmata il 24 settembre scorso anche dalla Confindustria, e non passare oltre. Che la Fiat voglia disfarsi della politica dei redditi e dell'accordo del '93 è cosa nota. Lo si era verificato ampiamente nella durissima vertenza per il contratto dei metalmeccanici. Invece, credo che quell'insieme di regole e i livelli contrattuali introdotti nel '93 abbiano dato risultati importanti, apprezzati i anche dalla stragrande maggioI ranza delle imprese». Incalza Sergio D'Antoni, lea' der Cisl: «Per praticare la flessi| bilità ci vogliono imprenditori \ disposti ad investire nel MezzoJ giorno e questi finora non si ve■ dono». D'Antoni giudica «sicura| mente fuori tempo l'iniziativa di l Romiti. Ci sono dei contratti col1 lettivi ancora aperti che vanno i prima rinnovati; poi si potrà fa! re la verifica dell'accordo di luglio, come dice l'intesa stessa». Anche per Piero Larizza, segretario generale Uil, «è assurdo affermare che il modello contrattuale non è più valido proprio quanto la politica dei redditi raggiunge risultati antinflattivi». «Detto ciò - ha continuato il sindacalista - non ci sono dubbi che quell'accordo vada rivisitato, aggiornato, integrato. Se, dunque, Romiti intendeva dire che i due livelli contrattuali vanno meglio qualificati e distinti, questo è ragionevole». Conclude ancora Cofferati: «Quanto sia stato utile quel modello contrattuale per favorire il risanamento economico del Paese lo ha ricordato, solo qualche giorno fa, con l'autorevolezza che lo contraddistingue, il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi. Al momento della verifica dell'accordo del '93, si potranno cercare soluzioni per rafforzare quell'impianto; ma rimetterlo in discussione annullando un livello contrattuale, come vuole Romiti, sarebbe una scelta sciagurata per il futuro delle relazioni. La distinzione dei compiti salariali tra il contratto nazionale e quello aziendale che l'intesa di luglio ha introdotto la rende del tutto funzionale anche in un regime a bassa inflazione». [r. Int.]

Persone citate: Carlo Azeglio Ciampi, Cofferati, D'antoni, Piero Larizza, Romiti, Sergio Cofferati, Sergio D'antoni

Luoghi citati: Roma