Treu: niente Tremonti-due di Raffaello Masci

Treu: niente Tremonti-due il duello sullaformazione Treu: niente Tremonti-due Confindustria: fate poco per il lavoro ANCONA DAL NOSTRO INVIATO Contro la disoccupazione, prima ancora dei grandi piani strategici, ci sono due cose che il governo può fare e subito: attivare gli strumenti contenuti nel patto per il lavoro del settembre scorso (flessibilità, lavoro interinale, eccetera) e mettere mano alla formazione professionale, che è l'anello più debole del già gracile sistema dell'istruzione. Questo in sintesi il parere della Confindustria, espresso al convegno «Scuola più impresa uguale occupazione» che si è concluso ieri ad Ancona. E su questa linea ieri si sono ritrovati in una unità di intenti sia il presidente degli industriali Giorgio Fossa che quello dei «giovani», Emma Marcegaglia. Già due giorni fa sul patto per il lavoro, Fossa e Treu si erano scontrati. Ieri Treu prima ha bollato l'indennità di disoccupazione dicendo che «fa schifo», poi ha stigmatizzato come «totalmente diseducativa» la proposta di Bertinotti di «passare un assegno minimo ga¬ rantito a tutti i giovani». Quindi, ha ricordato a Fossa che «i contenuti del patto per il lavoro sono recepiti da un ddl ora in discussione al Senato. Forse avremo qualche problema con Rifondazione sul lavoro interinale, ma andiamo avanti». Sì, - ha replicato Fossa - ma con troppa lentezza: «So che questo ò un problema del Parlamento e non del governo, ma quando il governo vuol fare qualcosa, o a colpi di fiducia, o in qualche altra maniera, lo sprint per farla lo trova». Invece, «l'industria in questo paese è mal vista. C'è uno spirito di sopportazione del sistema imprenditoriale e non una forte positività come accade all'estero». Controreplica di Treu: «Il voto di fiducia si chiede al termine dell'iter parlamentare e non prima; così abbiamo fatto per la Finanziaria, nella quale c'erano anche provvedimenti a favore delle imprese. Se Fossa ritiene che queste siano briciole rispondo che ognuno ha il suo appetito». Teu ha respinto il suggerimento di ima nuova legge Tremoliti per defiscalizzare gli utili reinvestiti dalle imprese: «Riteniamo che interventi di questo tipo non siano utili: economicamente la legge Tremoliti è stata una droga». Quanto al sistema della formazione, è stato il grande imputato di questa convention confindustriale. Carlo Callieri, l'altro ieri l'aveva definito, senza mezzi termini «un cesso». Ieri Emma Marcegaglia, con altri toni, ha ribadito il concetto, ottenendo peraltro l'approvazione sostanziale del ministro Berlinguer: nessuno insegna il lavoro, ha ricordato la Marcegaglia, la scuola non è tenuta a farlo e le Regioni - 'cui la formazione professionale è delegata - sono nella maggior parte dei casi latitanti. Anche su questo il ministro Treu ha detto di aver approntato «un pacchetto di prowedimenti» da avviare in Parlamento. Emma Marcegaglia, illustrando un documento dei giovani industriali sulla scuola, ha fornito dati Ocse allarmanti: il 27% dei giovani sotto i 29 anni è disoccupato, al Sud la percentuale sale al 60%. Ma l'esercito dei lavoratori in nero è stimato in 4 milioni (segno che il lavoro c'è se solo venisse «liberato»). Drammatico anche il gap formativo dei giovani italiani rispetto ad altri Paesi industrializzati; un giovane su due da noi non ha alcuna qualifica di scuola superiore contro l'80% di Germania, Francia e Usa. Meno del 10% ha una laurea e il tasso di abbandono scolastico è altissimo. Questa scuola se non cambierà continuerà ad essere per Marcegaglia «im centro di formazione permanente di disoccupati» e ad alimentare «un sistema bloccato e classista». Però i giovani industriali sono fiduciosi nella riforma Berlinguer. Il ministro della Pubblica istruzione ha avuto un tributo di lodi dai giovani industriali: il suo progetto di riforma nella sostanza piace e l'importanza che dà all'orientamento, alle nuove tecnologie, alle lingue e alla formazione professionale, convince gli imprenditori juniores che però, prima che il ministro definisca la sua proposta di riforma in un ddl (cioè entro marzo) presenteranno alcuni loro suggerimenti. Raffaello Masci

Luoghi citati: Ancona, Francia, Germania, Usa