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LA DUCHESSA DI CHICAGO OPERETTA LA DUCHESSA DI CHICAGO Un capolavoro degli Anni 20 dal 4 al 6 al Teatro Alfieri U U NA delle operette meno rappresentate di Emmerich Kalman, «La duchessa di Chicago» debutta al Teatro Alfieri alle 20,45 di martedì 4 marzo (con repliche alla stessa ora dei due giorni successivi). E' l'occasione per ascoltare un capolavoro degli Anni Venti, nel quale confluiscono ritmi americani e trasognate atmosfere viennesi, astuzia teatrale e felicissima inventiva melodica. Ne è inteprete la Compagnia Italiana di operette capitanata da Massimo Bagliani e Maria Rosa Congia, regista è Maurizia Camilli (tel. 562.38.00). Accanto all'operetta, due spettacoli di prosa riprendono i motivi drammaturgici di sublimi creazioni del teatro musicale, pur riducendoli all'essenzialità della parola recitata e non cantata: il primo dei due è «La gazza ladra» in scena al Teatro Araldo (via Chiomonte 3) da venerdì 28 febbraio a domenica 2 marzo, un testo che Giampiero Pizzoli ha liberamente ricavato dal libretto scritto da Gherardini per l'omonimo melodramma rossiniano. Partecipano allo spettacolo gli attori Rita Bitossi, Tunde Szalontay, Daniela Piccali e Andrea Alessi; la regia è di Letizia Quintavalle. Informazioni al Teatro dell'Angolo, telefono 48.96.76. Zona Castalia (via Principe Amedeo 8/a) ospita invece alle 21 del 5, 6 e 7 marzo «Voilà Bohème», una commedia - come recita il sottotitolo - «di pazzie amorose» Maria Rosa Congia e Massimo Bagliani in «La duchessa di Chicago» all'Alfieri A destra in alto Oliviero Corbetta Nella foto sotto Federico Bianco desunta in modo fedele dal libretto di Giacosa e Illica per la «Bohème» di Puccini. Privata delle travolgenti melodie che l'hanno resa famosa nel mondo, ma in qualche modo ancorata al mondo sentimentale pucciniano, la pièce vede la partecipazione degli artisti della compagnia sperimentale Studio Momus coordinati dal regista Massimo Giovara. Il posto unico costa 10 mila lire; informazioni e prenotazioni telefonando al 54.45.25. Alfredo Ferrerò GRUPPO DELLA ROCCA