Dai suoni della natura alla musica nei parchi

Dai suoni della natura alla musica nei parchi Dai suoni della natura alla musica nei parchi ■ L giardino - come disse IoneI sco - è un viaggio attraverso I paesaggi reali o immaginari visitati o sognati. E' bello entrare in un giardino o in un parco semplicemente per vederlo, per scoprirlo. Da quell'incanto dovremmo lasciarci aiutare a svolgere la nostra storia interiore, la nostra avventura, leggendo i messaggi del mondo naturale. Uno di questi messaggi ci viene dal suono prodotto dal vento che stormisce tra le fronde degli alberi o soffia impetuoso, dagli uccelli, dall'acqua che saltella da un sasso all'altro, zampilla dalle fontane, scorre in percorsi più o meno serpeggianti, si infrange in cascate spumeggianti. La storia del giardino è profondamente legata all'acqua, interpretata nelle varie nazioni e lungo i secoli in modi diversi: nei climi caldi del Medio ed Estremo Oriente con le grandi vasche coltivate a ninfee; come simbolo di tranquillità e perfezione nel giardino cinese e giapponese. Nell'Europa medioevale la sorgente e il pozzo diventano il punto focale del giardino claustrale: l'acqua è elemento purificatore, mentre la vasca con le carpe è fonte di cibo e lo stagno in cui il martin pescatore si tuffa a caccia delle sue prede è luogo di divertimento. In Spagna le fontane e i cortili dell'Alhambra con le loro acque aggiungono vitalità e suono a un superbo complesso che altrimenti avrebbe un aspetto rigido e severo. Con il Rinascimento e poi il periodo barocco l'acqua raggiunge il suo apice di impiego in Italia e in Francia grazie all'abi¬ lità di scenografi e di ingegneri idraulici che seppero creare giochi d'acqua, teatri d'acqua, scherzi d'acqua insuperabili. Basti pensare a Villa d'Este a Tivoli, modello imitato in tutta l'Europa per le affascinanti melodie del Viale delle Cento Fontane, della Fontana del Drago, dell'Ovato, della Natura e di Nettuno. Qui si trova il celebre organo idraulico, un automa costruito con grande arte che per mezzo dell'aria spostata dal precipitare di cascate d'acqua faceva risuonare delle canne d'organo e metteva in movimento delle figure. A Villa Lante a Bagnaia, nel Lazio, in una villa di campagna realizzata per il Cardinal Gambara, l'acqua scorre lungo ima catena di pietra dalla forma di gambero. All'Isola Bella, sul Lago Maggiore, in dieci terrazze a forma di piramide tronca, abbellito da vasche e fontane si snoda il giardino barocco più importante d'Italia; qui il Verbano, il Toce, il Ticino e due Ninfe acquatiche zampillano da una costruzione a forma di conchiglia. - — A Pegli, a Villa Durazzo Pallavicini, il Canzio aveva realizzato i famosi giochi d'acqua nascosti tra la vegetazione: manovrando alcuni congegni, i visitatori ignari venivano investiti da spruzzi di acqua creando meraviglia e trambusto. L'uso dell'acqua a Versailles ha raggiunto l'aspetto più spettacolare: pompe e mulini portavano l'acqua dalla Senna per fare funzionare ben 1400 fontane! Con l'avvento del giardino inglese, l'acqua ha assunto aspetti più naturali: fu- A destra la «Catena d'acqua» tra siepi di bosso nel giardino seicentesco «all'italiana» di Villa Lante della Rovere a Bagnaia (Viterbo) Foto tratta dal libro Giardini Italiani di Marella Agnelli rono scavati grandi laghi, creati canali, valli furono chiuse da dighe, il paesaggio veniva ridisegnato. Oggi l'acqua rimane il sogno di molti progettisti: con essa si ottiene una maggiore vitalità e flessibilità nel disegno del giardino e del parco, consentendo anche l'inserimento di specie interessanti, come la Brunnera, una pianta rustica con foglie a forma di cuore e minuscoli fiori di colore blu, o la Gunnera manicata, celebre per la dimensione delle sue foglie (è infatti la specie a foglie più grandi che si possa fare crescere nel giardino), o la Hosta forturiei, dalle foghe grigio verdi, o la Caltha pa- lustris dalle foghe a forma di cuore con fiori simili a piccoli ranuncoli. Sul tema del suono nei parchi, per iniziativa dell'associazione La Nuova Arca, il 21 e 22 marzo si terrà negli studi televisivi della Rai di Torino, in collegamento con la Columbia University (New York) e l'Istituto italiano di cultura a Los Angeles, il convegno ((Accordi incidentali». Parallelamente al convegno viene rivolto l'invito a compositori europei di realizzare opere musicali ispirandosi ai parchi della Regione Piemonte. Elena Accati Università di Torino

Persone citate: Bagnaia, Canzio, Elena Accati, Marella Agnelli, Pallavicini, Toce