DECALOGO DI PAROLE di Roberto Beccantini

Il gruppo Benetton vuole creare 40 posti a Marcianise, ma gli enti locali frenano il progetto» DECALOGO DI PAROLE nello di Azzurro: non vi assale il sospetto di averlo già sentito? I rubinetti di Reggio Emilia e l'intifada fiorentina hanno scatenato 17 have a dream veltroniano. Stadi polifunzionali e votati a kermesse festaiole, più controlli dentro e fuori, più tv, guerra agli striscioni razzisti, spazio al poliziotto di squadra. Insomma: un congruo riassunto di tutte le puntate precedenti. Nello stesso tempo, l'idea di blindare le arene e di vivere le partite alla stregua di sanguinose imboscate, proprio non va giù al nostro vice premier. Che, naturalmente, ha chiuso il summit aprendo l'immancabile gruppo di lavoro, per tradurre in pratica i progetti emersi: uguali e identici, aggettivo più virgola meno, a quelli millantati dalle teste d'uovo pre Ulivo. Possiamo, sommessamente, invocare fatti e non parole? Certo, anche questa è vecchia, ma con l'aria che tira, e i sassi che fischiano, un minimo di sano pragmatismo non guasterebbe. Piano, dunque, con il festival dei propositi e le sfilate degli intenti. Rifacciamoci al modello inglese, in base al quale chi sbaglia, paga: anche con la galera. La Reggiana che si costituisce parte civile contro i balilla dei rubinetti, è un passo significativo. Così come è allucinante che i teppisti che avrebbero teso l'agguato al pullman della Juventus facciano parte del tifo organizzato. Non solo. Cinque di essi erano già stati segnalati all'autorità giudiziaria per precedenti risse. Semplicemente segnalati, scandalosamente trascurati. Gli hooligans se ne infischiano di sinedri e convegni. La legge Maroni ha allentato, ma non ancora del tutto spezzato, gli scellerati legami fra club e ultra. Guai a mollare la presa. In Italia manca, soprattutto, la certezza della sanzione. E far incontrare allenatori, giocatori e agenti feriti, come si evince dalle pieghe del vertice, sa tanto, sa troppo, di mielosa propaganda. La violenza da stadio è un problema antico che nasce dalla famiglia, cresce nella scuola e nella (in)cultura civica, sportiva, lega i vandali delle gradinate ai folli del cavalcavia. Per questo, non servono né Bignami, né Decaloghi. Urge una politica seria, mirata, attiva: proprio quello che a noi italiani non piace. Non a caso a Sanremo, termometro del Paese, ha vinto Fiumi di parole. Roberto Beccantini

Persone citate: Bignami, Maroni

Luoghi citati: Italia, Reggio Emilia, Sanremo