Carceri differenziate per i pentiti di R. R.

Nuova legge Nuova legge Carceri differenziale per i pentiti ROMA Sarà presentato domani al Consiglio dei ministri il disegno di legge con le nuove norme sui collaboratori di giustizia. Tra le principali novità, c'è anche quella che i pentiti - di mafia e di terrorismo, perché per altri reati non sarà più possibile godere dei benefici - non saranno più scarcerati subito dopo le loro dichiarazioni, come è avvenuto in qualche caso negli ultimi anni. Ci sarà comunque una parte della pena da scontare in carceri differenziate, ma l'allarme del deputato della Rete Scozzari, secondo il quale le nuove norme prevedono che i pentiti debbano rimanere in carcere addirittura 12 anni, non ha trovato alcuna conferma. Anzi, questa ipotesi è stata smentita dai ministeri interessati alla riforma, e cioè Giustizia e Interno. Altra novità sarà quella di un limite di tempo (le ultime indiscrezioni parlano di sei mesi) entro il quale il collaboratore dovrà fare le sue dichiarazioni ai magistrati. Se dirà altre cose dopo quel termine, dovrà spiegare perché, e tutto questo sarà oggetto di valutazione sia per l'inchiesta che per il mantenimento del programma di protezione. Per essere ammessi a quel programma, inoltre, l'aspirante pentito dovrà raccontare fatti ancora sconosciuti e realmente utili alle indagini. Novità anche per il trattamento economico. Lo stipendio per il mantenimento del collaboratore e dei suoi familiari verrà corrisposto per un periodo di tempo predeterminato; successivamente, anche con l'aiuto dello Stato, il pentito dovrà reinserirsi nel mondo del lavoro. [r. r.]

Persone citate: Scozzari

Luoghi citati: Roma