Netanyahu dichiara la guerra di Gerusalemme di Aldo Baquis

Netanyahu dichiara la guerra di Gerusalemme ISRAELE Un nuovo quartiere nella zona araba. Arafat: «Sono furioso e preoccupato». Si teme la rivolta dei Territori Netanyahu dichiara la guerra di Gerusalemme Annuncio del premier: si farà V insediamento per 30 mila ebrei TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Ignorando le proteste dei palestinesi e del mondo arabo e trascurando la preoccupazione degli Stati Uniti il governo di Benyamin Netanyahu ha deciso ieri di costruire a Har Homà, alla periferia Sud di Gerusalemme, un nuovo quartiere destinato a 30 mila ebrei. Per attenuare l'impatto della decisione sull'Autorità nazionale palestinese il governo israeliano ha anche approvato la costruzione in dieci rioni di Gerusalemme Est di 3000 appartamenti destinati alla popolazione palestinese. Da Gaza il presidente dell'Anp Yasser Arafat ha detto di essere «furioso e preoccupato» per quella che secondo i palestinesi è una grave infrazione degli accordi di autonomia. Il governo israeliano, secondo Ahmed Tibi (un consigliere di Arafat), tenta costantemente di alterare lo status quo demografico a Gerusalemme Est a scapito della popolazione palestinese. «Temo che siamo alla vigilia di una nuova ondata di proteste popolari» ha aggiunto Feisal Husseini, responsabile per conto dell'Anp della questione di Gerusalemme. Prima di approvare definitivamente il progetto i ministri israeliani hanno voluto sentire il parere del capo dello Shin Bet (il servizio di sicurezza interno) Amy Ayalon e di altri esperti militari secondo i quali non si può escludere che i palestinesi dei. Territori insceneranno da oggi manifestazioni di protesta. L'interrogativo principale riguarda il comportamento della polizia palestinese, se cioè le forze di Arafat imbracceranno i Kalashnikov, così come avvenne nel settembre scorso in seguito all'apertura di un canale archeologico nei pressi delle Moschee di Gerusalemme. In Cisgiordania l'esercito israeliano ha messo ieri in stato di preallarme i suoi mezzi cingolati e i cecchini. Al tempo stesso Netanyahu ha cercato di dissuadere Arafat dal ricorrere alla violenza facendo trapelare la possibilità che - se tutto andrà bene - il mese prossimo gli passerà le consegne del 10 per cento della Cisgiordania. Nel tentativo di legare le mani al presidente palestinese il governo israeliano ha varato il progetto Har Homà proprio una settimana prima della su?, visita da Clinton. Netanyahu ha infine tentato di rivolgersi direttamente all'opinione pubblica palestinese organizzando nel suo ufficio una insolita conferenza stampa con giornalisti arabi. «Abbiamo preso questa decisione - ha detto in uno spirito di armonia e coesistenza». Il nuovo quartiere di Har Homà è stato concepito per rafforzare a Sud l'anello di rioni ebraici eretti dopo il 1967 lungo i confini municipali di Gerusalemme e si congiungerà di fatto con quelli di Ghilo (a Sud-Ovest) e di Talpiot (a SudEst). Al tempo stesso impedirà l'espansione verso Gerusalemme di alcuni agglomerati urbani palestinesi fra cui Betlemme, Beit Sahur e Um Tuba. Secondo un'antica leggenda proprio nelle vicinanze di Har Homà i re Magi videro la cometa fermarsi sopra Betlemme. Su questa collina - da cui si gode una vista panoramica del deserto della Giudea - saranno eretti 6500 appartamenti per ebrei su 185 ettari di terre, 140 dei quali confiscati ad ebrei e 45 a palestinesi. Secondo il sindaco Ehud Olmert il progetto che prevede anche la costruzione di strade, edifici pubblici, un centro commerciale e una zona industriale - sarà completato entro quattro-cinque anni ed entro otto anni sarà popolato da 30 mila persone. «A Gerusalemme - ha spiegato Netanyahu - si era creata negli anni passati una grave penuria di alloggi. Per questa ragione abbiamo approvato anche la costruzione di 3050 appartamenti per i palestinesi». Aldo Baquis