Ingrao risponde a D'Alema di Ale. Mon.

Ingrao risponde a D'Alema Ingrao risponde a D'Alema ROMA. Botta e risposta fra Massimo D'Alema e il manifesto. Dopo aver pubblicato integralmente sul numero di ieri il testo della lettera inviata dal segretario del pds al giornale di via Tomacelli - accusato di intervenire a colpi di «bugie» e di «anatemi» sulle contraddizioni della sinistra emerse nel congresso al PalaEur - arriva oggi la risposta diretta del quotidiano, caratterizzato da un'altra copertina emblematica: «Scogli a sinistra», si legge in apertura. La replica al leader della Quercia si articola su due fronti: un articolo di Pietro Ingrao, uno dei «padri della sinistra», accompagnato da un intervento del direttore, Valentino Parlato. «Confesso che fatico ad immaginare - scrive tra l'altro Ingrao - come una prospettiva febee questo diventare ''flessibili''». E aggiunge: «Mi pare difficile non vedere che nell'inno padronale alla flessibilità c'è l'arroganza felice di chi vede nel lavoratore "una cesa"». Non solo, ma è forte il rischio che hi questa «transizione si perdano le storie del movimento operaio». «Abbiamo deciso di attendere un giorno prima di rispondere - spiega Parlato perché è nostra consuetudine farlo anche con i nostri lettori. Certo, quella di D'Alema è una lettera aspra hi risposta a una critica altrettanto aspra da parte nostra. Personalmente preferisco così: quando la posta in gioco è seria, come hi questo caso, non deve esserci spazio per i balletti, possiamo rispondergli in maniera altrettanto netta». Poi si lascia scappare una citazione: «Del resto, come diceva Mao, la rivoluzione non è un pranzo di gala». [ale. mon.]

Persone citate: D'alema, Ingrao, Mao, Massimo D'alema, Parlato, Pietro Ingrao, Valentino Parlato

Luoghi citati: Roma