In Algeria strage di giovani
Diciotto sgozzati Diciotto sgozzati In Algeria strage di giovani ALGERI. Sono almeno 37 le persone uccise lo scorso weekend in Algeria nella guerra civile che oppone ferocemente terroristi islamici e forze dell'ordine. Tra queste anche un bimbo di soli due anni, rapito a Belcourt - un quartiere della capitale - e ritrovato assassinato a qualche chilometro di distanza. Nella notte di domenica diciotto persone sono state assassinate da un commando formato da una cinquantina di presunti integralisti a un finto posto di blocco militare lungo la strada statale VI in località Sfid, nel circondario di Saida, sulle montagne 400 chilometri a Sud-Ovest di Algeri. Lo ha riferito il quotidiano indipendente «El Khabar»; le autorità non hanno confermato né smentito la notizia. Secondo il giornale gli aggressori, che si ritiene appartengano al Gruppo islamico armato (Già), hanno posto un camion di traverso sulla carreggiata. Quando sono arrivate due corriere di linea i fondamentalisti sono saliti a bordo e hanno fatto scendere sette ragazzi, sgozzandoli uno a uno. Quindi la stessa sorte è stata inflitta ad altre dieci persone, tutte di età compresa fra i 20 e i 25 anni. Un uomo sulla sessantina, che aveva implorato di non uccidergli il figlio, è stato freddato con una pallottola alla fronte. La strage, hanno raccontato i superstiti, è stata perpetrata nell'arco di cinque ore; non è la prima volta che il Già ricorre a posti di blocco fittizi per eliminare giovani che non ritiene in linea con l'ortodossia islamica. Altre otto persone, scrive il quotidiano «Liberté», sono state uccise ad Algeri. Nel frattempo si è aggravato il bilancio dell'attentato dinamitardo di due giorni fa nel mercato di Bufarik, a una trentina di chilometri da Algeri. I morti sono saliti a due, mentre i feriti restano una quindicina. L'ordigno era stato collocato su una motocicletta parcheggiata nello stesso mercato. [Ansa-Agi]
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