Tutti uguali da vecchi con il sistema contributivo di Roberto Ippolito

Tutti uguali da vecchi con ii sistema contributivo Tutti uguali da vecchi con ii sistema contributivo LE PROPOSTE AL PREMIER TROMA l IT Ti uguali da vecchi. La pensione potrebbe essere calci lata con lo slesso sistema per chiunque. Questo accadrebbe se venisse accolta la proposta della commissione di otto professori, presieduta da Paolo Onofri e incaricala da Prodi di studiare la riforma dello Stato sociale, cioè della spesa per previdenza, sanità, assistenza, lavoro. Mentre infuriano le polemiche sui possibili interventi per lo Stato sociale, la commissione ieri si i: asserragliata al terzo piano di Palazzo Chigi, nella Sala verde. Riunita dalle 9 alle 19 e interrompendo i lavori solo per concedei.si frettolosi panini, ha definito la parte più scottante del rapporto liliali!, quella sulle pensioni. Alle 15 di venerili, ultimo giorno utili;, gli esperti guidali da Onol'ri si riuniranno nuovamente per perfezionare il documento da consegnare a Prodi. Quanta fatica e costato mettere a fuoco li: misure da suggerire per le pensioni: l'obiettivo e accelerare l'applicazione della riforma Dini. Sarebbe esteso a luti i i lavoratori il meno vantaggioso sistema contri- butivo, cioè il calcolo della pensione in base all'entità dei contributi e non in base al reddito percepito al momento di andare a riposo. La riforma Dini consente invece a chi nel 1995 ha 1H anni di contributi di l ottenere il calcolo della pensione ioli il sistema retributivo. Per la commissione Onofri questa divisione in due del mondo del lavoro deve scomparire: si otterrebbero in prospettiva consistenti risparmi. Chi ha 18 anni di contributi può soltanto usufruire del meccanismo prò rata: il metodo contributivo non sarebbe cioè applicato per gli anni di lavoro precedenti al 1995 considerati con il metodo retributivo. Il ricorso al prò rata è già allo studio al ministero del Tesoro. Stesso metodo di calcolo ovviamente non significa stesso importo di pensione per tutti: anzi, il sistema contributivo tiene conto di tut- ta la carriera personale. La stessa commissione Onofri ipotizza poi la massima armonizzazione fra i diversi enti che gestiscono le pensioni, senza prevedere il passaggio di tutti all'Inps. Criteri di calcolo delle pensioni ed entità dei contributi tenderebbero ad avvicinarsi sempre più per le categorie. E' una strada già imboccata dal ministro del Lavoro Treu che ha varato alcuni decreti per ridurre i privilegi di piloti, elettrici, telefonici, dipendenti di Bankitalia. Porgli autonomi è previsto l'inasprimento dei contributi poiché quelli pagati sono stimati insufficienti per pagare le pensioni. E salirebbe l'età minima pensionabile (57 anni con almeno 40 di contributi). Insieme all'applicazione generalizzata del sistema contributivo, la commissione suggerisce l'introduzione di disincentivi per ridurre progressivamente e in pratica far scomparire del tutto le pensioni di anzianità. Chi va in pensione non per vecchiaia ma per aver raggiunto un certo livello di contributi.sarebbe cioè penalizzato. Oltre alle pensioni, la commissione ha messo a punto ieri il capitolo relativo alla sanità che non prevede rispanni, ma un miglior uso delle risorse. Sarebbe rivisto il sistema delle esenzioni sopra i 70 milioni di reddito familiare. Ci sarebbe un ticket sul pronto soccorso, ma è sollecitata una maggiore concorrenza fra pubblico e privato: le Regioni dovrebbero stimolare le cliniche ad attivare pronto soccorso e rianimazione. Per ospedali e Usi verrebbero fissati tetti alla spesa più vincolanti. Sarebbe introdotto un ticket legato alla qualità degli ospedali. Gli ospedali minori dovrebbero tendere a specializzarsi. Cambierebbe inoltre il rapporto con i medici di base, pagati in rapporto al tipo di assistiti (per esempio anziani o malati gl'avi). Si propone l'apertura di mutue integrative e la liberalizzazione della vendita dei farmaci da banco: in pratica l'aspirina al supermecato. I primi due capitoli riguardano assistenza e ammortizzatori sociali, con le proposte per l'assegno minimo vitale fino a 700 mila lire al mese e l'assegno di integrazione per i lavoratori in mobilità. Roberto Ippolito Ma stesso metodo di calcolo non significa stessa pensione Qui accanto ministro Bindi A destra ministro del Lavoro Tiziano Treu

Persone citate: Bindi, Dini, Onofri, Paolo Onofri, Prodi, Tiziano Treu, Treu