Del Turco: così alimenta la cultura del sospetto di Francesco Grignetti

Del Turco: così alimenta la cultura del sospetto Del Turco: così alimenta la cultura del sospetto IL PRESIDENTE DELL'ANTIMAFIA OROMA UESTA dichiarazione del dottor Bertone è inammissibile e intollerabile». 11 presidente dell'Antimafia, Ottaviano Del Turco, è indignatissimo e non fa nulla per nasconderlo. «Il governo deve intervenire. Il ministro Flick si era impegnato solennemente con noi che avrebbe richiamato tutti quei magistrati i quali, esulando dai loro compiti e dalle loro funzioni, decidevano di fare altre cose. Magari quello che pensa Bertone, cioè che a lui spetta di fare le leggi e al Parlamento di applicarle. Viviamo in un tale Paese...». Scusi, presidente Del Turco, vuole dire che il pm catanese s'è lasciato andare un po' troppo? «Sì, s'è lasciato andare a esternazioni politiche che non hanno nulla a che fare con il processo che sta conducendo. E che non riguardano materie su cui il pubblico ministero può esprimere giudizi così avventati». Lei dice, insomma, che Bertone non doveva proprio dare giudizi, tantomeno «avventati» come li definisce. «Sono tutte e due cose sbagliate. Primo, questo debordare continuo dai confini del pubblico ministero che è diventato quasi una regola nel nostro Paese. Secondo, l'aggravante che si dice una cosa irresponsabile. Perché ciò che vogliamo cambiare nella legge riguarda i furbi, non quelli che vogliono collaborare lealmente con lo Stato. Né i veri pentiti, che sono purtroppo poclùssimi». Dunque lei si aspetta a questo punto un intervento del governo. «Sì, mi aspetto una presa di posizione esemplare. In ogni caso, quando il ministro Flick verrà in commissione Antimafia gli chiederemo conto di questi pubblici ministeri che pensano di dettare al Parlamento le modifiche o lo innovazioni che la legge deve contenere». Figuriamoci le polemiche, presidente. Le replicheranno che anche un magistrato è un cittadino della Repubblica, con pieno diritto di parola e di pensiero. «Lo so già. Ma è una risposta sbagliata. Dire, come dice il pm Bertone, che c'è un complotto di fatto tra maggioranza e opposizione per tappare la bocca ai collaboratori di giustizia è una cosa sbagliata, intollerabile, ingiustificabile. Come cittadino normale, il signor Bertone non avrebbe avuto titolo per dire questa cosa. Se ce ne stiamo occupando è perche il signor Bertone è pubblico ministero in un processo delicato per questioni di mafia. Dunque, io dico, non può permettersi di usare questo tono e queste espressioni». Sembra proprio che lei ci sia rimasto male. L'ha ferita, il pm Bertone? «Sì, perché penso che dica cose inesatte. E poi trovo che sia normale che maggioranza e opposizione cerchino un terreno di collaborazione, perché si tratta di lotta contro la mafia, e ben vengano tutte le convergenze possibili. Noi stiamo lavorando per questo. Altro che complotto. Questa ò una discussione fatta alla luce del sole. Solo una concezione della giustizia da Controriforma, da Inquisizione, può giustificare parole come quelle del pubblico ministero Bertone». Che fa, presidente Del Turco, chiama in causa l'Inquisizione? Intende dire che quelle di Bertone sono pai-ole dettate dalla cultura del sospetto? «Certo, è il discorso tipico di chi vede congiure e congiurati dappertutto. Quella del sospetto, purtroppo, è una cultura molto diffusa nel nostro Paese. E uomini come Bertone hanno una responsabilità drammatica nella diffusione di questa cultura in Italia». Francesco Grignetti «Sono dichiarazioni inammissibili. Il ministro Flick deve intervenire Esternazioni politiche che esulano dal processo»

Persone citate: Del Turco, Flick, Ottaviano Del Turco

Luoghi citati: Italia