Il terrore nella stazione spaziale di Anna Zafesova

Il terrore nella stazione spaziale RUSSIA Un generatore d'ossigeno prende fuoco, a bordo l'aria è ancora irrespirabile Il terrore nella stazione spaziale Incendio sulla Min domato dai sei astronauti MOSCA NOSTRO SERVIZIO E' stato un lunedì nero, quello di ieri, per l'industria spaziale russa. Prima un incendio sulla stazione spaziale Mir, che ha fatto passare alcuni minuti di paura ai suoi sei inquilini. E poi l'annuncio che la Russia sarà costretta a ritardare la realizzazione della stazione internazionale Alpha, che viene vista come l'unica possibilità di futuro per le ricerche spaziali dell'ex superpotenza. Il «microincendlo» sulla Mir è scoppiato la notte tra domenica e lunedì, quando uno dei generatori di ossigeno, invece di erogare aria da respirare, ha cominciato a dare scintille e si è poi infiammato. Alexej Lazutkin, che per primo ha notato il fatto, ha subito afferrato un estintore, seguito da due suoi compagni, e in tre minuti il fuoco è stato domato. Pochi danni - la fusione di alcuni cavi - ma parecchia paura. I co¬ smonauti hanno subito ricevuto da Terra l'ordine di infilarsi le maschere antigas per poi sostituirle qualche ora dopo con i respiratori che indossano ancora. Nonostante questa precauzione hanno lamentato un fastidio alla gola per il fumo che hanno fatto in tempo ad aspirare. E l'abitacolo della Mir è ancora impregnato dell'odore di bruciato. «Nello spazio - ha commentato uno degli specialisti russi - purtroppo è impossibile aprire il finestrino per cambiare aria». La colpa dell'incidente è dovuta, come ha spiegato uno dei responsabili dell'Agenzia spaziale russa (Rka), Viktor Blagov, al sovraffollamento della Mir. L'aria sulla stazione orbitante viene ottenuta decomponendo con l'elettricità l'acqua in idrogeno e ossigeno. Ma questo sistema funziona solo quando nello spazio ci sono fino a tre cosmonauti. Attualmente però sulla Mir ci sono ben sei persone - quattro russi, un americano e un tedesco - che sono stati costretti ad accendere i generatori di riserva. Contengono componenti chimici che, bruciando, producono ossigeno, un sistema simile a quello dei sottomarini. Ma uno dei generatori è risultato difettoso. Un incidente che, a quanto dicono i responsabili russi, non intaccherà in alcun modo il programma di lavoro dell'equipaggio della Mir. Anche perché le cause che stanno facendo naufragare il settore spaziale russo si trovano sulla Terra, non tra le stelle. Ieri la Rka ha annunciato il rinvio del lancio del primo modulo della stazione orbitante Alpha, l'ambizioso progetto che vede coinvolti russi, americani, europei e giapponesi e che a Mosca viene visto come l'unico modo di mantenere in vita - con finanziamenti prevalentemente stranieri - l'industria spaziale. La costruzione della nuova stazione doveva iniziare nel novem- bre prossimo, con il lancio del primo modulo, e concludersi nel 2002. Ma la Russia non ha i soldi sufficienti nemmeno per finanziare la propria parte del progetto e non riesce ad osservare le date prestabilite. Ora il rinvio del lancio addirittura al giugno 1998 sposi a inevitabilmente tutti gli altri tempi. Ma soprattuto rende la Russia un partner sempre meno affidabile. Anna Zafesova La stazione Mir durante il recente aggancio con lo Shuttle: a bordo 4 russi un americano e un tedesco E Mosca annuncia il rinvio della costruzione della base orbitante Alpha: mancano fondi V,

Persone citate: Viktor Blagov

Luoghi citati: Mosca, Russia